L’economia americana continua a crescere: c’è da imparare!

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I nuovi posti di lavoro hanno toccato oggi un nuovo straordinario record alla soglia dei 7 milioni, fermandosi a 6.939 contro il previsto 6.646 e il precedente 6.822.

Credo che un bel soggiorno studio negli States ai nostri politici vecchi e nuovi ma ancora di più ai soloni che ci governano e telecomandano da Bruxelles farebbe molto bene.

Potremmo fare che ogni classe di ragazzi che parte per l’Erasmus, insieme a qualche insegnante vengono aggregati tre politici per volta. Così mentre i giovani vanno a scuola questi vanno a lezione chi alla FE chi a Washington per capire come fa la più grande economia al mondo ad avere un livello di disoccupazione così basso!

E la cosa che mi fa molto piacere commentare è che ciò avviene in un periodo di relativa pace non certo in una fase dove buona parte dell’occupazione viene costruita su fondamenta di bombardamenti e minacce. In questo periodo il “guerreggiamento” è commerciale …pesante ma non a suon di bombe! Corea ammansita,paesi arabi (salvo qualche eccezione per lo più in salsa europea vedasi Libia_Francia)relativamente quieti, attentati in diminuzione, nulla di perfetto certo ma sono elementi su cui riflettere se non appunto studiare.

Per onestà intellettuale dobbiamo dare atti che gli States si avvantaggiano di due particolarità che favoriscono questo trend di sviluppo armonioso e che nulla hanno a che vedere col Presidente di turno essendo dinamiche in essere da decenni se non secoli e quindi non ascrivibili all’Obama o al Trump di turno.

  • Il sogno americano: the american dream’s, il paese dove tutto è possibile sterminato e vario, tanto povero di storia antica quanto ricco del fascino possibilista e moderno di New York , dell’avanzata tecnologica della Silicon Valley, o delle immense distese che passano dal boschivo fino al desertico che incendiano la sensazione di una grande nazione ove anche la natura sterminata ha creato uno spazio per tutti.
    Qui sta il punto, l’America riesce ad essere attrattiva per migliaia di giovani che da tutto il mondo lavorano per ottenere la carta verde e poi il diritto di risiedere negli USA definitivamente. Ma chi sono questi ? I lavativi? I figli di papà o peggio i delinquenti che decidono di venire in Italia perché se delinqui tanto poi ti mettono fuori subito?
    Certo che no! Sono frotte di giovani, i migliori, i più creativi, forse i più idealisti, senz’altro coraggiosi che si aprono al mondo, al loro mondo, a un nuovo mondo senza paura con il coraggio delle idee e della voglia di imparare e anche di lavorare dando il massimo per ottenere il massimo.
  • Il sogno , le enormi opportunità, i vasti territori e le grandi risorse disponibili favoriscono l’accesso ogni anno dunque di migliaia di persone (le green card concesse sono a numero chiuso ma comunque decine di migliaia) : questa politica porta a un costante incremento demografico, comunque controllato, cui in ogni caso contribuiscono anche i nativi USA che fanno figli più di quasi tutte le nazioni europee. La conseguenza premiante di questo ciclo è che il settore immobiliare andato ko si è ripreso e ai movimenti occupazionali stantii e critici dell’Europa, l’America risponde con nuovi record di posti di lavoro. Trend  che certamente si consolida anche grazie alla spinta del settore immobiliare così decrepito in un Europa incapace di pianificare , gestire e riordinare persino i flussi migratori, cosa che la piccola Italia non può certo fare da sola.

Ecco perché un po’ di scolarizzazione americana farebbe bene a chi si prende la responsabilità, vedi UE, di guidarci.
E poi lo fa realizzando incubi anziché sogni.

 

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