Le vitamine A, B e C sono importantissime ma questa in particolare potrebbe ridurre i rischi di alcune gravi malattie

vitamine

Le malattie autoimmuni sono insidiose patologie che colpiscono centinaia di migliaia di persone. Queste compaiono quando il sistema immunitario dell’uomo reagisce in modo anomalo ed attacca i tessuti sani. In alcuni casi sono molto pericolose perché possono danneggiare vasi sanguigni, ghiandole endocrine, articolazioni e muscoli. Artrite reumatoide, diabete di tipo 1, sclerosi multipla, lupus, sono solo alcune delle decine di malattie autoimmuni che possono colpire l’uomo. Ma forse una vitamina potrebbe ridurne i rischi.

Lo studio di un team di ricercatori dell’università di Boston avrebbe scoperto che una vitamina in particolare può ridurre le probabilità di malattie autoimmuni. Le vitamine A, B e C e tutte le altre giocano un ruolo fondamentale per la crescita e il benessere dell’organismo. In genere si assumono attraverso alimenti e bevande e in caso di carenza anche attraverso integratori. La frutta e la verdura sono ricchi di vitamine. Per esempio c’è il succo di un ortaggio, simbolo della dieta mediterranea, che è ricchissimo di vitamina A e C e di minerali fondamentali.

La carenza di alcune vitamine potrebbe portare a gravi squilibri e problemi per la salute. I ricercatori della University of Exeter Medical hanno scoperto che chi ha carenza di vitamina D ha maggiori rischi di ammalarsi di demenza.

Le vitamine A, B e C sono importantissime ma questa in particolare potrebbe ridurre i rischi di alcune gravi malattie

La vitamina D è chiamata anche vitamina solare perché il nostro organismo la produce in maggiori quantità quando è esposto al sole. Tra tutti gli alimenti solamente il fegato di merluzzo ha abbondanza di vitamina D che negli altri cibi scarseggia. Quindi una persona potrebbe rischiare di soffrire di carenza di questa sostanza. Ecco perché in caso di carenza di vitamina D i medici consigliano l’assunzione di integratori.

I ricercatori dell’università di Boston guidati dalla dottoressa Karen Costenbader hanno fatto una scoperta sorprendente riguardo le qualità della vitamina D. Secondo uno studio del Brigham and Women’s Hospital di Boston, gli integratori di vitamina D potrebbero aiutare a ridurre il rischio di malattie autoimmuni. I ricercatori dell’unità di Boston hanno messo sotto osservazione alcuni pazienti per 5 anni. Ebbene, coloro che avevano assunto 2.000 unità internazionali al giorno di vitamina D avrebbero ridotto il rischio del 22% di sviluppare una malattia autoimmune.

La vitamina D è preziosa per l’organismo, tuttavia prima di incrementare l’apporto di questa sostanza conviene sempre consultare un medico. Infatti l’eccesso di vitamina D può comportare calcificazione in vari organi. Ecco perché chi soffre di calcoli renali dovrebbe evitare l’assunzione di questa sostanza.

Approfondimento

Un gustosissimo primo con tonno e limone per combattere la glicemia e fare il pieno di omega 3 e vitamina C

Consigliati per te