Le utili app che difendono i figli dal cyberbullismo ed avvertono i genitori dei pericoli

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L’arma di difesa da questa pericolosa forma di persecuzione nasce da quella stessa tecnologia su cui viaggia la minaccia. Oggi gli Esperti di ProiezionidiBorsa presentano le utili app che difendono i figli dal cyberbullismo ed avvertono i genitori dei pericoli. Alcune di queste applicazioni sono state create dal Ministero e sono quindi di origine assolutamente affidabile.

L’app creata dal Ministero per difendere tutti gli adolescenti

Si chiama semplicemente Senza paura – Liberi dal bullismo e contiene anche una guida per i docenti perché possano diffonderne l’utilizzo a scuola. È strutturata in video e fumetti per essere adatta a tutte le età.

Altre app, invece, consentono un maggior controllo ai genitori, per evitare che reagiscano con grande stupore quando sentono che hanno dei figli bulli.

Ecco un’altra delle utili app che difendono i figli dal cyberbullismo ed avvertono i genitori dei pericoli.

Si chiama Keeper e consente di monitorare il comportamento in rete del proprio figlio senza ledere la sua privacy. Infatti, la app avverte il genitore solo se il figlio usa un linguaggio tipico da bullo, o diffonde contenuti etichettabili come sessualmente sensibili.

Le app che puntano sul senso di responsabilità del ragazzo

Ci sono app che addirittura consentono ai genitori di leggere tutte le conversazioni in entrata ed in uscita dal cellulare del figlio. Alcune di esse sono operative 24 ore senza sosta. Anche in questo caso i genitori ricevono un allarme se le conversazioni contengono parole o immagini inappropriate. Per sviluppare il senso di responsabilità del ragazzo la app deve essere attivata dall’adolescente stesso senza bisogno di dare la password ai genitori. Questo è il funzionamento di Kaitiaki Safe per esempio. Quest’ultima app è particolarmente utili perché conserva un report delle conversazioni ritenute a rischio. In pratica consente di avere una prova da esibire anche alle forze dell’ordine.

Le app che stimolano il pentimento del bullo

Una ragazza americana ha lanciato l’app Rethink, ossia ripensaci. In caso di cyberbullismo la app non contatta i genitori della vittima, ma contatta il bullo. Lo invita a ripensarci, a rendersi conto della cattiveria commessa.

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