Le tre specie di orchidee più rare e belle da tenere in casa per stupire tutti

orchidea cambria

Le orchidee sono piante eleganti che ci regalano fiori splendidi e particolari: esse, infatti, sono tra le piante più diffuse nelle nostre case. Sebbene ne esistano di diversi tipi, quella più diffusa e conosciuta è l’orchidea Phalaenopsis. Il motivo per il quale è la più diffusa è perché è anche la più semplice da coltivare. Oggi, però, la redazione vuole consigliare le tre specie di orchidee più rare e belle da tenere in casa per stupire tutti.

Cambria

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L’orchidea Cambria è un tipo di pianta sempreverde che è nata dall’incrocio tra tre diverse specie. Infatti, essa non esiste in natura, ma è molto diffusa in commercio. Proprio per questo motivo, le sue fioriture sono varie e numerose: possiamo avere fiori piccoli, grandi o medi. Anche le colorazioni sono le più disparate: possono essere tigrate o di un unico colore e le tinte spaziano dal giallo al rosso, al rosa fino al bianco.  Questa pianta necessita di un ambiente luminoso, ma patisce i raggi diretti del sole: infatti, la sua temperatura ideale oscilla tra i 15 e i 20 gradi. Nei sei mesi più caldi dell’anno suggeriamo di annaffiarla per immersione una volta alla settimana evitando la formazione di ristagni. Nei mesi più freddi, invece, è sufficiente bagnarla una volta ogni 15 giorni.

Laelia

Questa specie di orchidea fa parte delle sempreverdi ed è originaria delle zone tropicali dell’America centrale. La Laelia si può trovare in dimensioni grandi e piccole e i suoi fiori emergono dalla parte centrale dello pseudobulbo del quale sono dotate. Questa specie di orchidea ha i fiori profumati e ne produce in grandi quantità. Per quanto riguarda la sua manutenzione, quest’orchidea necessita di molta luce, ma mai del sole diretto. Sono nemiche del freddo e tollerano temperature fino ai 30 gradi. Hanno bisogno di umidità abbastanza elevata, pertanto dobbiamo assicurarle annaffiature abbondanti durante le stagioni più calde. È importante evitare i ristagni e in inverno possono essere bagnate ogni 2 settimane.

Odontoglossum

Il suo nome deriva dalle parole greche “odontos” che significa dente e “glossos” che significa lingua: questo perché nella parte centrale il suo labello ricorda un dente. I suoi fiori sono belli, vari nei colori e di grande impatto: possono essere screziati o colorati. L’Odontoglossum patisce le temperature inferiori ai 15 gradi e gradisce invece un ambiente luminoso. Dobbiamo prestare però attenzione alla luce del sole che, se diretta, la porta ad ingiallire. Bisogna annaffiarla mantenendo il suo substrato sempre umido, evitando però che le radici rimangano a bagno nell’acqua. Le sue radici, infatti, sono le più delicate tra tutti i tipi di orchidee.

Queste sono le tre specie di orchidee più rare e belle da tenere in casa per stupire tutti: con questi semplici consigli potremo coltivarle senza problemi.

Approfondimento

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