Le telefonate del recupero crediti ci fanno molta paura: come difendersi?

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Le telefonate del recupero crediti ci fanno molta paura: come difendersi? Impostori, stalker, bugiardi. Anche se come al solito non tutti sono uguali e ci sono tante eccezioni. Purtroppo questa è l’opinione comune degli addetti dei recuperi crediti che ci telefonano. E’ proprio vero che molto di quello che fanno e ci dicono non possono farlo? E’ proprio vero che ci dicono a volte mezze verità o forse bugie  per approfittarsi di noi?

In pochi minuti ve lo spiegheremo per bene. Continuate a leggere il nostro piccolo prontuario per difendevi a volte da telefonate che potrebbero essere dei veri soprusi.

Le persone, purtroppo, molto spesso non sono informate dei propri diritti. Ed altrettanto spesso non sanno che molte delle cose che dicono da un call center potrebbero anche non essere affatto vere. Per esempio, qualificarsi come dipendente di una banca per recuperare un credito, soprattutto se non esiste, è una bugia. E bella grossa. Bisognerebbe subito chiedere a chi chiama nome e cognome. O quantomeno il codice operatore. Sicuramente andrebbe in difficoltà, scommettiamo? Non ne parliamo se poi qualcuno si definisse un avvocato. Gli avvocati non possono essere dipendenti di società. Un laureato in giurisprudenza NON è automaticamente un avvocato, anzi. E se qualcuno si attribuisce un titolo che non ha è persino passibile di denuncia. Le telefonate del recupero crediti ci fanno molta paura: come difendersi? Continuate a seguirci.

Le telefonate del recupero crediti ci fanno molta paura: come difendersi?

A volte capita che qualcuno che chiama non trovi il diretto interessato. Ma che sveli il motivo, vero o falso, della chiamata ad altri. Non può farlo. Sta violando la privacy. Ricordarglielo è un ottimo modo per far riagganciare al volo. Non ne parliamo poi se qualcuno dovesse chiamare minacciando, a qualunque livello. Magari dicendo che portano qualcuno in tribunale, o che faranno pignorare la casa in 7 giorni. Magari mandando qualcuno proprio loro. Sono bugie belle e buone, e loro lo sanno. Non possono fare né la prima cosa, né la seconda. E per la seconda ci vogliono anni, non una settimana, in ogni caso.

Qualche volta capita che qualche funzionario di un recupero crediti si faccia vivo di persona. E magari chieda di noi ad un vicino. Parlando apertamente dei problemi che abbiamo. E’ una violazione della privacy, e deve essere denunciata. Così come se quel qualcuno si qualificasse come pubblico ufficiale, cosa che non è, e che lo rende passibile di denuncia per appropriazione di titolo. E ancora, se ci suona alla porta, e pretende di entrare, sta commettendo un’infrazione. Anche qui può essere denunciato, nello specifico per atti persecutori.

E se qualche operatore si comportasse in maniera offensiva, va da sé che anche qui è passibile di denuncia. Questo perché gli operatori di call center hanno l’obbligo deontologico di essere educati. Parlando di operatori telefonici, devono anche rispettare degli orari. Chiamare solo dal lunedì al venerdì, e dalle 08.30 alle 21.00. O il sabato dalle 08.30 alle 15.00. Se chiamano in altri momenti commettono un’infrazione. Se chiamano troppo spesso, poi, sono passibili di denuncia per stalking.

Altri consigli utili per queste circostanze

Se dicono che non possiamo registrare la telefonata, mentono. E’ un nostro diritto, e non dobbiamo neanche dirlo. E se dicono che invieranno ufficiali giudiziari per far ipotecare una casa od altro, mentono ancora. Non possono farlo. Questo perché ci vuole un titolo esecutivo per far scattare un’ipoteca o un pignoramento. Infine, a volte si viene minacciati di essere iscritti al CRIF ed alla Centrale Rischi. Può essere fatto solo se siamo creditori di banche o finanziarie. Non per bollette od altri debiti privati.

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