Le tasse in Italia: le più strampalate del 2020

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Suona come una beffa, ma comporta l’esborso di danaro. Lascia basiti, ma richiede un immediato pagamento. E di sicuro svela l’ingegno di chi le ha ideato. Ci riferiamo alle tasse più strampalate del 2020 in Italia, quelle che colpiscono, oltre che per l’importo, per la fantasia dei loro ideatori. L’imposta sul tubo, sull’ombra, sui funghi, sui gradini, sui defunti, sulle gru e forse giungerà, ancor più sgradita, la tassa sula suocera. L’elenco muove chi legge al sorriso, ma si tratta di un ghigno amaro perché le suddette non presentano neanche l’attenuante della progressività. Il che equivale a dire che le più strampalate tasse in Italia ricadono con identico peso su tutti i contribuenti. Non vengono difatti computate in relazione alla fascia di reddito perché rappresentano tasse generalizzate. A prescindere dall’importo richiesto, è la ricaduta verticale su tutti, senza distinzione di reddito, a suscitare ancor più indignazione.

 Sulle suppliche, sull’ombra e sullo spirito

Il cittadino che desiderasse richiedere l’emanazione di un provvedimento è tenuto al pagamento della tassa sulle suppliche. Prima di presentare istanze, petizioni, ricorsi o memorie si assicuri di avere denaro a sufficienza perché la supplica non avverrò a titolo gratuito. La tassa all’ombra invece tiene al fresco l’esercente che ha acquistato la tenda per schermare la luce solare. La sporgenza della tenda sul marciapiede viene valutata al pari di un’occupazione del suolo pubblico, quindi soggetta ad imposta. La tassa sugli spiriti colpisce due distinte categorie di cui l’una afferisce lo spirito ricavato dalle sostanze amidacee e zuccherine. L’altra riguarda lo spirito derivato dal processo di distillazione del vino, delle vinacce e dei cascami della frutta.

La tassa sull’aria, sui certificati, sul tubo e sui defunti

Fra le più strampalate del 2020, rientra di diritto la tassa sull’aria che precipita con tutto il carico di fantasia del suo ideatore sul gas di petrolio liquefatto. Tanto il gas di petrolio mescolato con l’aria, quanto il metano miscelato ad aria devono il loro tributo fiscale alle casse dello Stato. Anche quando si richiedono copie ed estratti delle risultanze e degli elaborati custoditi nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate si è soggetti ad imposta. Si tratta della cosiddetta tassa sui certificati e vige anche per le attestazioni di conformità. La tassa sui tubi non ricade sul privato cittadino, ma sulle società di distribuzione addette alla collocazione di tubature sotterranee per luce, gas e telefono. Quando morte ci coglierà toccherà ai posteri versare imposte sul certificato di morte rilasciato dall’Asl, sui lumini cimiteriali, sul trasporto della salma e sull’eventuale dispersione delle ceneri.

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