Le quotazioni del petrolio sono ancora in bilico tra il raggiungimento dei 100 dollari e la discesa verso i 65 dollari

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La rapida crescita economica cui abbiamo assistito nel corso del 2021 ha portato a un aumento della domanda delle materie prime con conseguente aumento dei prezzi. Aumento del prezzo del petrolio che avevamo anticipato nei mesi scorsi quando abbiamo indicato come possibile massima estensione del rialzo del petrolio area 100 dollari e oltre. Nonostante la forte richiesta della materia prima, però, la situazione sul suo futuro non è ancora molto chiara. Infatti, le quotazioni del petrolio sono ancora in bilico tra il raggiungimento dei 100 dollari e la discesa verso i 65 dollari. La chiave di volta per capire da che parte si muoveranno le quotazioni passa per area 88 dollari, ma di questo ci occuperemo nelle prossime sezioni. Adesso vogliamo dare uno sguardo al quadro macro che potrebbe condizionare l’andamento del prezzo del petrolio nei prossimi mesi.

Come dicevamo, la crescita dell’economia mondiale nel corso del 2021 è stata vorticosa, ma ha portato con se una crisi sulla disponibilità dei componenti per l’industria con conseguente aumento dell’inflazione. Questa nuova situazione, però, potrebbe portare a un rallentamento dell’economia con conseguente diminuzione del prezzo delle materie prime.

La situazione, quindi, è molto incerta e potrebbe portare a turbolenze sul mercato delle commodities.

Le quotazioni del petrolio sono ancora in bilico tra il raggiungimento dei 100 dollari e la discesa verso i 65 dollari: le indicazioni dell’analisi grafica

Il petrolio  (prezzo in tempo reale) ha chiuso la seduta del 28 gennaio a quota 86,82 dollari in rialzo dello 0,24% rispetto alla seduta precedente. La settimana si è chiusa con un rialzo dell’1,97% rispetto alla chiusura settimanale precedente.

Time frame giornaliero

La proiezione in corso è rialzista, ma ha visto le ultime tre sedute della settimana appena conclusasi scontrarsi con la forte resistenza in area 87,94 dollari (II obiettivo di prezzo). Le prime seduta della prossima settimana, quindi, saranno decisive per capire cosa accadrà al prezzo del petrolio nel breve medio termine.

La rottura della resistenza potrebbe aprire le porte al raggiungimento del III obiettivo di prezzo in area 98,85 euro. In caso contrario potremmo assistere a un ritracciamento delle quotazioni che si trasformerebbe in inversione ribassista nel caso di chiusure giornaliere inferiori a 77 dollari.

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Time frame settimanale

La chiusura del 28 gennaio ha visto la settimana chiudere sopra l’importantissima resistenza in area 86,1 dollari (I obiettivo di prezzo). Se confermata, si aprirebbero le porte al raggiungimento di area 100 dollari. In caso contrario, chiusura settimanale inferiore a 86,1 dollari, si assisterebbe a un chiaro e forte segnale ribassista con obiettivo più vicino in area 65 dollari.

La settimana prossima, quindi, sarà molto importante per capire il quadro sia di breve che di medio termine sul petrolio.

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