Le previsioni per il mondo per i prossimi 18 mesi: a quali rischi stiamo andando incontro?

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Le previsioni per il mondo per i prossimi 18 mesi: a quali rischi stiamo andando incontro? Mentre il mondo continua a subire gli effetti del COVID-19, nessuna parte della società sembra rimanerne indenne. Si stanno diffondendo, a volte esagerate, ma comunque presenti, paure intorno alla salute dell’economia. Sono, in ogni caso, in corso cambiamenti anche drammatici nella vita così come la conosciamo. Il World Economic Forum ha chiesto a 350 analisti del rischio come classificano la probabilità di grandi rischi sa affrontare all’indomani della pandemia. Le previsioni per il mondo per i prossimi 18 mesi: a quali rischi stiamo andando incontro?

Le previsioni per il mondo per i prossimi 18 mesi: a quali rischi stiamo andando incontro?

Un “rischio” è stato definito, da questi analisti, come un evento o una condizione incerta con il potenziale di impatti negativi significativi su vari paesi e industrie. I vari rischi sono stati raggruppati in cinque grandi categorie: economici, sociali, geopolitici, tecnologici e ambientali. I più importanti sono stati ritenuti quelli economici, ma anche gli altri non vanno sottovalutati. Guardiamoli più in dettaglio.

I rischi economici. L’indagine rivela che le ricadute economiche rappresentano la minaccia più probabile nel prossimo futuro. Con la perdita di posti di lavoro sentita in tutto il mondo, una recessione prolungata è la preoccupazione peggiore per oltre due terzi degli analisti. La pandemia ha accelerato il cambiamento strutturale del sistema economico globale, ma questo fatto non è privo di conseguenze. Le banche centrali hanno offerto miliardi di dollari in pacchetti di risposta e politiche. Ma questo potrebbe inavvertitamente gravare i paesi con un debito ancora maggiore. Un’altra preoccupazione è che il COVID-19 sta colpendo duramente le economie in via di sviluppo. Nel farlo, sta bloccando i progressi che esse stavano facendo sulla scena mondiale.

I rischi sociali. Un pensiero che hanno in molti è anche la possibilità di una seconda ondata di COVID-19. E questo, nonostante gli sforzi globali per appiattire la curva delle infezioni. Con molti paesi che si stanno muovendo verso la riapertura, entrano in gioco altri rischi. Quasi un quarto degli analisti ritiene che le disuguaglianze sociali si aggraveranno. Poco meno di un quinto prevede che le reti di sicurezza sociale nazionali potrebbero essere messe sotto pressione.

Quali sono altri rischi?

Altre previsioni per il mondo per i prossimi 18 mesi: a quali altri rischi stiamo andando incontro?

I rischi geopolitici. Ulteriori restrizioni ai movimenti commerciali e di viaggio sono un campanello d’allarme per la metà degli analisti. Il commercio globale potrebbe subire un forte calo, nell’ordine del 13-32%. Gli investimenti diretti esteri potrebbero diminuire di un ulteriore 30-40% nel 2020. Il calo degli aiuti esteri potrebbe anche peggiorare certe questioni umanitarie esistenti, come l’insicurezza alimentare nelle zone di conflitto del mondo.

I rischi tecnologici. La tecnologia ha permesso a parecchie persone di far fronte all’impatto e alla diffusione della pandemia. Una maggiore dipendenza dagli strumenti digitali ha permesso di lavorare in remoto su larga scala. Per coloro senza questa opzione, questa adozione accelerata ha purtroppo ostacolato piuttosto che aiutato. Più di un terzo degli analisti considera l’emergere di attacchi cibernetici dovuti al lavoro a distanza come una preoccupazione crescente. Esattamente un quarto vede la minaccia di un’automazione rapida come uno svantaggio. E lo vede soprattutto per coloro che svolgono attività che non consentono il lavoro a distanza.

I rischi ambientali. Il COVID-19 è anche potenzialmente in grado di arrestare i progressi in materia di azione per il clima. Ci sono stati dei cali di inquinamento e di emissioni dovuti al blocco, fortunatamente. Ma è logico che ci potrebbe essere un forte effetto di rimbalzo sull’ambiente con il riavvio delle economie. Come risultato di preoccupazioni più immediate, la sostenibilità potrebbe passare in secondo piano. Con le questioni ambientali considerate il più grande rischio globale di quest’anno, investimenti ritardati e il mancato raggiungimento degli obiettivi climatici certamente non ci vorrebbero.

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