Le piante sono un classico regalo natalizio ma bisogna imparare a gestirle bene per non farle seccare e morire

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A Natale molte persone scelgono di regalare delle piantine da appartamento o dei mazzi di fiori di rappresentanza. In ambito aziendale, soprattutto, non è raro che i dipendenti ricevano un presente di questo tipo per le feste natalizie.

C’è poi un’usanza ormai sempre più comune di acquistare piante come le stelle di natale e le camelie per beneficenza, per poi farne dono ad amici e parenti. Perciò, si può dire che le piante sono un classico regalo natalizio ma bisogna imparare a gestirle bene per non farle seccare e morire.

Per questo periodo, intanto, alcuni consigli: bisogna ricordarsi che questo è il momento di estrarre da terra i bulbi delle dalie. Lasciandoli in terra torneranno quasi sicuramente a fiorire l’estate successiva, però in modo meno generoso. Chi possiede un ulivo in vaso dovrà, invece, stare attento a fornirgli l’esposizione più luminosa possibile.

Rallentare le innaffiature dell’aloe

Chi abita in una zona dove d’inverno la temperatura scende sotto gli 8 gradi dovrebbe stare attento a proteggere le piantine di rosmarino. Quando lo si tiene in vaso, lo si può accostare al muro della casa: sarà più protetto dal vento. Se invece è piantato in terra meglio pacciamare la base con un cono di terriccio e foglie, mettendo sopra un foglio di plastica affinché la pioggia scorra via e non lo inzuppi.

Se adesso l’aloe ha qualche foglia cadente e dalla consistenza molliccia potrebbe dipendere da un eccesso di acqua o da un colpo di freddo. Il suggerimento è di rallentare molto le innaffiature. D’inverno, infatti, l’aloe va in riposo vegetativo, la crescita rallenta e gli serve meno acqua.

Tra una bagnatura e l’altra bisogna controllare che il terreno sia asciutto. Inoltre, la pianta va tenuta lontano dalle correnti d’aria e dai termosifoni. La posizione ideale è in casa, vicino a una finestra che non sia aperta quasi mai e che sia schermata da una tenda.

Le piante sono un classico regalo natalizio ma bisogna imparare a gestirle bene per non farle seccare e morire

Chi riceve in dono un mazzo di fiori vorrà, giustamente, preservarlo il più a lungo possibile. Per farlo bisogna metterlo in un vaso che non sia pieno d’acqua fino al bordo, perché più materiale vegetale si mette nell’acqua, più prolifereranno funghi e batteri. Basta, insomma, che gli steli siano immersi per dieci o quindici centimetri.

L’acqua va cambiata ogni due giorni. Una buona alternativa consiste nel mettere nell’acqua dell’acido acetilsalicilico oppure mezzo tappo di candeggina. Infine, il mazzo di fiori così accomodato va messo lontano dai termosifoni. Di notte, soprattutto in case molto calde, meglio trasferirlo in un angolo riparato del balcone o del terrazzo.

Approfondimento

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