Le pensioni sono in pericolo. Per un motivo che riguarda tutti noi

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La riforma delle pensioni andrà fatta. Ce lo chiede l’Europa. La richiesta è stata esplicita per bocca del presidente del consiglio austriaco Sebastian Kurz. Ma il pericolo alle pensioni per l’Italia non viene dall’Europa, ma viene da noi stessi. Le pensioni sono in pericolo. Per un motivo che ci riguarda. Vediamo da dove viene il rischio per il nostro futuro pensionistico.

Quota 100 andrà riformata

La riforma delle pensioni va fatta. Ce lo chiede l’Europa, che per bocca del cancelliere Kurz ha fatto chiaramente intendere che Quota 100 va abolita. Non sarà oggi, ne domani. Magari si attenderà il 2021. Ma se l’Italia vuole i soldi del Recovery Fund, specialmente la parte a fondo perduto, dovrà presentare una riforma delle pensioni. E realizzarla.

Ma le pensioni future non sono a rischio per colpa dell’Europa (anzi, forse occorrerebbe dire il contrario). Il pericolo per le pensioni future deriva da noi e in particolare da un fattore: la scarsa natalità di questo Paese. Vediamo meglio come la riduzione delle nascite, abbinata al fattore longevità della terza età, possa costituire un mix esplosivo per le pensioni.

Le pensioni sono in pericolo. Per un motivo che riguarda tutti noi

L’Istat ha appena pubblicato una statistica sulle nascite in Italia. I dati dicono che mai come nel 2019 sono nati così pochi bambini. Appena 420.170 nati lo scorso anno. In Italia si nasce sempre di meno e si vive sempre di più. Siamo un Paese sempre più vecchio e molti dei giovani lasciano l’Italia per andare a vivere e lavorare all’estero.

Da un punto di vista del sistema previdenziale questa è una brutta notizia. Infatti il nostro sistema pensionistico si mantiene in equilibrio grazie a chi oggi lavorando, permette di pagare i contributi a chi è in pensione. Oggi sono i lavoratori che pagano le pensioni a chi ha smesso di lavorare.

Ma per quanto l’attuale sistema previdenziale potrà mantenersi in questo precario equilibrio? Per l’OCSE il pericolo della inversione tra lavoratori e pensionati in Italia potrebbe avvenire prima del 2050 (studio: Working better with age). Ogni anno che passa ci sono sempre meno lavoratori mentre cresce il numero dei pensionati. Che tra l’altro hanno una aspettativa di vita sempre più lunga.

Oggi il sistema previdenziale si sostiene grazie ai contributi dei lavoratori. Ma domani quei lavoratori grazie a cui oggi si pagano le pensioni, avranno chi gliele pagherà?

Approfondimento

Nella categoria dei pensionati ci sono quelli che hanno un assegno previdenziale molto elevato. Sono i fortunati che riscuotono le pensioni d’oro. Vuoi scoprire chi sono i re mida della previdenza in Italia e cosa sono le pensioni d’oro? Leggi qui l’articolo

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