Più volte in passato su questo sito abbiamo scritto di un cambio EURUSD diretto verso la parità.
Chiaramente il percorso che ci porterà verso l’obiettivo non è e non sarà lineare, ma, come si conviene nelle battaglie più importanti, è ricco di trappole e diversivi. Tutto per distogliere l’attenzione dal traguardo principale e far concentrare l’avversario (in questo caso l’investitore) su obiettivi intermedi senza importanza.
Ad esempio, se andiamo a guardare il time frame settimanale notiamo subito come dopo il raggiungimento del I° obiettivo naturale della proiezione ribassista (linea continua) sia immediatamente scattato un rimbalzo che ha portato le quotazioni al raggiungimento del I° obiettivo naturale rialzista (linea tratteggiata). Questo evento ha provocato un brusco rallentamento della progressione rialzista e solo la rottura di area 1.1433 metterebbe in discussione lo scenario di lungo periodo che prevede, come vedremo in seguito, il ritorno verso la parità.
Da questo punto di vista la settimana del 10 luglio avrà un’importanza fondamentale.
Sul time frame trimestrale il quadro d’insieme è molto più chiaro e nitido.
Quanto accaduto negli ultimi anni, infatti, non ha spostato di un millesimo gli obiettivi della proiezione ribassista iniziata nel 2009 dai massimi in area 1,6.
Tutto continua a puntare verso il I° obiettivo naturale in area 0.968.
Solo chiusure trimestrali superiori a 1.21 ridarebbero forza all’euro nel lungo periodo.
