Le frittelle al cavolo giapponesi, una buonissima pietanza, che si sta diffondendo anche in Italia

cavolo

La globalizzazione produce effetti non solo sugli scambi commerciali ma anche sui costumi, usi e abitudini. Negli ultimi anni, anche diverse ricette di altri Paesi e popolazioni vengono proposte sulle nostre tavole e adattate in base ai nostri gusti. Questo sta avvenendo anche per le frittelle al cavolo dette, okonomiyak. Esse sono un piatto tipico della cucina giapponese.
Si presentano  simili al pancake ed hanno un sapore agrodolce. È una sorta di frittata, dove alla base c’è il cavolo verza, e gli ingredienti variano a secondo della area geografica in cui la ricetta viene preparata, e possono essere carne, uova, gamberetti, pancetta, ecc.
In questo articolo, proponiamo le frittelle al cavolo giapponesi, una buonissima pietanza, che si sta diffondendo anche in Italia.

Ingredienti

a) 400 grammi di farina tipo 00;
b) 280 grammi di cavolo verza;
c) 2 uova;
d) 200 grammi di pancetta;
e) 200 grammi di gamberi;
f) 4 cucchiai di olio di semi di arachide.

Come preparare le frittelle al cavolo giapponesi, una buonissima pietanza, che si sta diffondendo anche in Italia

Lavare e tagliare finemente il cavolo.
In una terrina, preparare una miscela con acqua e farina.
In una seconda terrina, sbattere l’uovo.
Versare l’uovo nella farina, e amalgamare i due ingredienti.
Unire questo composto alla verza e ai gamberi precedentemente puliti.
Versare in una padella l’olio e farlo riscaldare. Aggiungere all’olio la pancetta e farla cuocere un paio di minuti, dopodiché ricoprirla con l’impasto di verza. Farla cuocere per otto minuti con il coperchio, e poi girare la frittata e procedere la cottura per quattro minuti.
L’okonomyak viene servito con una tipica salsa, che può essere preparata anche in casa.
Occorre unire tre ingredienti:

a) 3 cucchiai di salsa di ketchup;
b) 1 di salsa Worcestershire;
c) 1 cucchiaio di salsa di soia.

Mescolare i tre ingredienti, e la salsa è pronta. La salsa può essere utilizzata al momento, oppure la si può conservare in un recipiente, per utilizzarla anche per altri piatti.

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