Le cure termali si possono scaricare dalle tasse?

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Da secoli le terme rappresentano un’importante soluzione a molti problemi di salute ed una forma di prevenzione per diverse malattie. Negli ultimi anni, però, gli stabilimenti termali sono diventati anche sinonimo di vacanze di lusso. Un’opzione spesso costosa per coniugare la ricerca del benessere psico-fisico ad un periodo di vacanze. Molte persone, però, scelgono di sottoporsi a cure termali su indicazione del proprio medico per curare o prevenire malanni fisici. In questo articolo vogliamo quindi capire se le cure termali si possono scaricare dalle tasse, come le altre spese di carattere sanitario.

Cosa dice la normativa

Per comprendere se le cure termali si possono scaricare dalle tasse, dobbiamo analizzare la normativa vigente. In particolare, l’articolo 15 dei TUIR che disciplina la detrazione d’imposta per le spese sanitarie. Detto articolo, al comma 1, lettera C, elenca le prestazioni rientranti nel novero di quelle che danno diritto alla detrazione. Nell’elenco figurano anche le cure termali ma con alcune eccezioni ed una franchigia. Ovvero un importo sotto il quale il contribuente non può richiedere alcun beneficio fiscale. Al di sopra di questa soglia, la percentuale di detrazione è la medesima delle altre spese sanitarie. Ovvero il 19% dell’importo della fattura. Ricordiamo anche che le spese mediche non sono soggette all’applicazione del campo IVA.

Chi ne ha diritto e come fare la richiesta

Il TUIR stabilisce che hanno diritto alla detrazione fiscale le cure termali prescritte dal medico curante. Gli interessati dovranno quindi essere in possesso di una specifica prescrizione che indichi la patologia per cui le cure saranno utili. Restano escluse dalla possibilità di detrazione le spese di viaggio verso le località termali ed il soggiorno. In altre parole, lo Stato incentiva fiscalmente il ricorso al potere curativo delle terme. Resta totalmente a carico degli interessati la quota relativa ad hotel e ristoranti. Ai sensi della risoluzione 207/76 del MEF, i contribuenti dovranno conservare sia la certificazione medica che le ricevute del pagamento delle cure.

Le cure termali si possono scaricare dalle tasse?

Abbiamo visto che, con riferimento a spese di viaggio e soggiorno, non è possibile scaricare le cure termali dal 730. Per portare in detrazione le spese effettuate presso i centri termali, il Fisco richiederà la ricevuta di pagamento. Ovvero il ticket per le prestazioni effettuate in strutture pubbliche e la fattura per i trattamenti pagati a centri termali privati. Come anticipato, i contribuenti non potranno detrarre le spese al di sotto della franchigia. Per la quale, il TUIR stabilisce una soglia di 129,11 euro. Restano quindi esclusi dal beneficio fiscale i trattamenti meno onerosi. Per approfondire i benefici fiscali previsti per chi sostiene spese sanitarie, consigliamo la lettura di un nostro recente articolo in merito.

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