Borse scendono: i motivi quali sono?

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Qualcuno potrebbe essere portato ad attribuire alla consueta carrellata di dati macro-economici USA del pomeriggio la nuova nube di malumore che sta avvolgendo le borse in America ed in Europa.

Analisi dei dati economici

Vediamo i più importanti:

Indice dei prezzi delle case (Annuale) (Set) 6,0% 6,1%
Indice dei prezzi delle abitazioni (Mensile) (Set) 0,2% 0,4% 0,4%
Indice dei prezzi delle abitazioni (Set) 266,9 266,4
Rapporto sulla fiducia dei consumatori (Nov) 135,7 135,9 137,9

 

I dati sulle abitazioni non ci dicono granché il leggero calo dell’indice dei prezzi rientra nelle normali oscillazioni di questo ultimo periodo del settore immobiliare.

Si nota il calo della fiducia dei consumatori a 135.7 versus 135.9 e il precedente a 137.9. Un dato che, nella migliore e più affidabile delle ipotesi, va a specchio con l’andamento del ciclo economico e che pertanto può semplicemente indicare qualche leggerissimo timore. Scrivo leggerissimo perché in valore assoluto siamo ancora sui massimi: trattasi del secondo valore migliore dal 2014 e anche prima!

I motivi del ribasso dei mercati

Ma allora perché le borse flettono o comunque non brillano?

Le cause sono molteplici e variegate, vediamo di riassumere le principali.

La politica monetaria restrittiva della FED che a dicembre ritoccherà nuovamente al rialzo i tassi di interesse sappiamo che storicamente mal si concilia con la fame di liquidità degli operatori. Soggetti che, tra l’altro, almeno per i top player del  mercato, col QE, erano reduci da una specie di free zone col denaro gratis…senza considerare che sono previsti nuovi rialzi anche per il 2019.

Contemporaneamente sul comparto obbligazionario dai Tbond USA in giù (come rating) sono ricomparsi rendimenti appetibili e chiaramente questa calamita di rendimenti sicuri sottrae risorse alle borse internazionali in genere

Il pessimo andamento di numerosi paesi emergenti segnalato oltre che da PIL in crescita a velocità molto ridotta rispetto al recente passato e confermato dai forti cali da inizio anno registrati dalle rispettive borse non poteva e non potrà non avere ripercussioni sui conti delle grandi multinazionali esportatrici che negli ultimi anni nei mercati emerging hanno trovato nuovi importanti sbocchi.

– Con modalità e problematiche completamente diverse anche il mercato europeo sta soffrendo una pesante involuzione che inizia a sfiorare le soglia della recessione. Le politiche restrittive imposte dalla BCE a marchio teutone stanno via via assottigliando il potere di acquisto delle popolazioni europee e criticità sociali come quella francese o gli imbarazzi della politica economica come in Italia sono a confermare che solo cambiamenti profondi potranno restituire all’ Europa il ruolo trainante che ha sempre avito.

Le borse rispecchiano tutto ciò, e la fiducia si specchia nell’insieme.

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