Le Borse navigano a vista schiacciate da dati economici terribili

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In Europa e negli Stati Uniti le Borse navigano a vista schiacciate da dati economici terribili. I mercati sono attraversati da una profonda incertezza. La Borsa USA da qualche seduta ha smarrito quella sicurezza che sembrava avere a fine aprile. Nonostante l’ottimismo del suo presidente, i dati economici dicono un’altra cosa e gli operatori non possono ignorarli. I dati su Pil e disoccupazione pesano come macigni e le Borse faticano.

Le Borse navigano a vista schiacciate da dati economici terribili

Per capire cosa sta passando nella testa degli operatori, partiamo da un dato oggettivo. Nel mese di aprile, in pieno lockdown, negli USA sono stati persi 20milioni di posti di lavoro nel settore privato. Meglio scriverlo per non lasciare adito a dubbi di errore: venti milioni!

Una cifra spaventosa, mai verificata dal dopoguerra in poi in America. Metteteci il calo del 4,8% del PIL nel primo trimestre dell’anno. Aggiungete le previsioni di una contrazione che potrebbe arrivare al 40% nel secondo trimestre (parole del Governatore della FED).

Con questi dati se voi foste un operatore finanziario che muove milioni di dollari al giorno, investireste adesso sul mercato azionario USA? Probabilmente fareste investimenti di brevissimo termine. Toccata e fuga. E stareste alla finestra a guardare quello che fanno gli altri operatori.

La Borsa italiana tenta di resistere. Ma per quanto?

La Borsa italiana ha tentato di resistere per una mezza giornata alle vendite. In un articolo precedente alla apertura dei mercati, eravamo stati facili profeti. Avevamo previsto una partenza positiva dell’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB). Che infatti ha retto in positivo fino alle 13,00 circa, poi è iniziata la inesorabile discesa, accentuata dalla apertura debole della Borsa americana. Alla fine Piazza Affari ha lasciato sul campo l’1,3% in linea con le altre Borse del Vecchio Continente. Pochi titoli tra le blue chip che si sono salvati; certo non si sono salvate le banche, che hanno vissuto una ennesima brutta giornata.

Lo spread, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund è salito ancora ad un passo dai 250 punti. Sicuramente condizionato dalla decisione di ieri della Corte costituzionale riguardo la legittimità del programma di Quantitative Easing della BCE. E questa sarà una spada di Damocle che graverà sulle Borse europee e sulla Borsa di Milano per tre mesi.

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