Le asset class immuni al Covid-19

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Preferite vivere di tattiche, o avere una strategia, quando investite? Noi la seconda, tutta la vita. Una strategia che garantisca sostenibilità nel lungo termine, e che sia impermeabile ai cigni neri. Non è impossibile. Dove sono gli spunti capaci di resistere al momento negativo? E magari destinati a dare buone soddisfazioni per molti anni a venire? Quali sono le asset class immuni al Covid-19, in sostanza? Ne abbiamo individuate tre: Cina, trend secolari e mercati privati.

I trend secolari sono mutazioni economiche, sociali e politiche. Mutazioni che hanno un valore duraturo. Che sono in grado di modificare abitudini e stili di vita. E hanno un conseguente impatto sulle strategie delle imprese. Dunque possono rivelarsi temi interessanti per gli investitori con obiettivi di investimento di lungo periodo. In uno scenario come quello di questo periodo, i trend di lungo periodo diventano ancora più rilevanti.

Perché? Perché permettono agli investitori di essere meno influenzati emotivamente dagli eventi e dalla volatilità di breve termine. E perché nel nuovo ordine economico generato dalla crisi si aprono nuove opportunità. Saranno principalmente tre i temi vincenti: Asia, tecnologia e sostenibilità. E, di conseguenza, gli asset che si rivolgono ad essi.

Le asset class immuni al Covid-19

Asia come trend secolare, dicevamo. Cina come suo fulcro. E sarebbe strano se non fosse così. Si sente il bisogno di un portafoglio azionario robusto. Capace di superare periodi di alta volatilità e instabilità politica. E con valutazioni ragionevoli e prospettive di crescita chiare e sostenibili. La Cina risponde a queste  caratterisitche. Il Paese è tornato a crescere a ritmi pre-Covid, almeno se diamo retta alle statistiche ufficiali. E gli utili aziendali hanno recuperato quasi tutto, tornando ad un tasso di crescita del 20%.

La curva dei tassi e la politica monetaria hanno un profilo normale. Ma il mercato cinese è ancora sottorappresentato negli indici mondiali (5%) rispetto al peso relativo del PIL su scala globale (16%). Questa sottovalutazione è il miglior indice che investire nel gigante asiatico sia, adesso, ancora conveniente. La governance aziendale sta migliorando, quando il partito lo permette. E crescono i consumi interni, vero obiettivo dei governanti cinesi. Si stiama che il salario reale medio possa raddoppiare nei prossimi 10 anni.

Opportunità interessanti

Infine, emergono nella crisi i mercati privati. Nel 2008 la crisi era finanziaria. Questa volta è reale. E provocherà profondi cambiamenti strutturali in diversi settori. La maggior parte delle PMI globali, anche le non quotate, sono ancora intente a gestire le conseguenze dell’emergenza Covid. Le stesse aziende penseranno di utilizzare il canale privato, cioè i fondi di private market, per finanziare ripartenza e crescita.

E questo genererà opportunità interessanti. Opportunità nelle strategie di debito, anche speculativo. Come quello distressed, cioè in difficoltà ad essere incassato. Ed anche sul private equity. La storia ci dice che gli investimenti fatti nei periodi di crisi e recessione nei mercati privati offrono potenzialmente rendimenti superiori anche a quelli azionari.

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