Le 5 società che nel 2021 distribuiranno una pioggia di dividendi

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Una delle conseguenze del Covid sui mercati azionari, è stato il blocco della distribuzione di tutti i dividendi. Molti di questi non sono stati annullati, ma solo rimandati al 2021. Quindi per il prossimo anno si potrebbe assistere a una generosa distribuzione di cedole. Ecco le 5 società che nel 2021 distribuiranno una pioggia di dividendi, secondo gli esperti di ProiezionidiBorsa.

Nel 2021 ci sarà il ritorno alla politica dei dividendi

Nel 2020 la crisi economica generata dalla pandemia ha bloccato la distribuzione dei dividendi. In alcuni casi è stata una scelta obbligata, come nel caso del settore bancario. La BCE ha imposto alle banche europee di non distribuire dividendi per evitare indebolimenti patrimoniali, che avrebbero potuto offrire il fianco alla speculazione ribassista.

Fuori dal settore bancario, la mancata distribuzione della cedola è stata una misura prudenziale. In altri casi è stata una misura obbligata non tanto dalle imposizioni, ma da ragioni legate al bilancio. Le difficoltà finanziarie hanno impedito a molte aziende di distribuire il dividendo.

Con il 2021, e con la prevista ripresa economica, sicuramente ci sarà il ritorno alla politica dei dividendi. E questi, in base alle previsioni, dovrebbero essere molto generosi. Specialmente per il settore bancario e finanziario e per quello della energia e delle utility.

Le 5 società che nel 2021 distribuiranno una pioggia di dividendi

Intesa Sanpaolo, tradizionalmente molto generosa con gli azionisti, per il prossimo anno potrebbe distribuire una cedola del 6,8% in rapporto al prezzo del titolo di 2 euro.

Anche Mediobanca distribuirà un dividendo molto interessante, circa il 6,6% del valore di azione di 7,7 euro. Ma ancora meglio farà Generali Assicurazioni che, acquistata a 14,6 euro, potrebbe distribuire una cedola di oltre il 7%.

Una interessante politica di distribuzione di dividendi, ci sarà anche tra i titoli dell’energia e delle utility. A2A, al prezzo di 1,3 euro, potrebbe distribuire una cedola che arriverebbe ad un rapporto dividendo/prezzo del 6,4%. Mentre lo yield di Snam potrebbe essere del 5,7%, in relazione al valore del titolo a 4,55 euro.

Attenzione alla variazione dello yield

Da sottolineare che lo yield, ovvero il rapporto dividendo/prezzo, dipende dal valore della cedola per azione e dal prezzo. Gli yield indicati nell’articolo sono basati su una ipotesi attendibile di dividendi e sul prezzo indicato. Entrambi possono variare, in particolare il prezzo.

Per esempio, il valore del titolo Intesa Sanpaolo, nelle prossime settimane potrebbe salire da 2 euro a 3 euro. In questo caso, pur rimanendo invariato il dividendo per azione, lo yield scenderebbe.

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