Le 3 cose da sapere sul ritorno a scuola a settembre

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Le difficoltà durante l’emergenza sanitaria sono state tante e non hanno risparmiato nè i genitori né gli studenti. L’anno scolastico da poco terminato ha messo le famiglie a dura prova anche nell’organizzazione della vita quotidiana. Il rientro a scuola a settembre è strettamente legato alla ripartenza sociale di tutti. Approfondiamo quindi le 3 cose da sapere sul ritorno a scuola a settembre. Ti consigliamo anche la lettura di questo articolo sul bonus didattica a favore delle famiglie bisognose. In vista della riapertura delle scuole, una buona pianificazione sarà necessari per garantire la sicurezza a studenti e al personale scolastico. Le misure che saranno adottate dai vari istituti si concentreranno su 3 aspetti fondamentali. Pertanto, andiamo con ordine ad approfondire le 3 cose da sapere sul ritorno a scuola a settembre.

La pianificazione oraria

Tra le 3 cose da sapere sul ritorno a scuola a settembre, c’è sicuramente la diversa organizzazione oraria. La distribuzione dell’orario scolastico necessiterà di modifiche per ciascun ordine e grado d’istruzione. Le linee guida proposte dai sindacati hanno individuato le seguenti possibilità. In generale saranno previsti orari ridotti e scaglionati. Probabili saranno i rientri al pomeriggio ed al sabato. La logica è sempre quella di evitare gli assembramenti tra le persone.

Per la scuola dell’infanzia le lezioni dureranno 40 minuti. L’ingresso e l’uscita saranno scaglionati e concordati con i genitori. Nel caso della scuola primaria le lezioni saranno di 40 minuti e ci sarà la probabilità di attivare il tempo pieno. Ingresso ed uscita saranno sempre scaglionati nel tempo. Per le scuole medie le lezioni saranno di 45 minuti spalmate in 5 o 6 giorni settimanali. Le ore residue verranno utilizzate per attività trasversali. Per la scuola secondaria di secondo grado l’organizzazione sarà diversa sulla base della tipologia e dell’indirizzo scolastico.

La distribuzione degli spazi

Il commissario per l’emergenza Arcuri è responsabile dell’acquisto di nuovi banchi in linea con le attuali disposizioni sanitarie. I banchi dovranno essere monoposto e con sedute di tipo innovativo. Si parla di un fabbisogno di 3 milioni di pezzi, di cui 1,5 milioni disponibili già a settembre. Permangono molti dubbi sull’effettiva possibilità di vedere i nuovi banchi già al primo suono della campanella. Governo e opposizione stanno discutendo sulle modalità di partecipazione alla gara e sui costi previsti.

Le singole scuole dovranno garantire il distanziamento stabilito dalle norme anti Covid-19. Nonché organizzare ingressi e uscite dalle aule in modo da evitare assembramenti.

La strutturazione della didattica

Il ritorno a scuola sarà certamente diverso dal solito. I dirigenti scolastici dovranno sconvolgere i consueti orari e gli spazi. Ma dovranno anche chiedere ai docenti di ripensare alla struttura delle lezioni. Il tutto senza nemmeno la certezza di lavorare per l’intero anno in presenza. Il Ministero ha avvertito che potrebbero verificarsi varie situazioni. Dalle lezioni in presenza alla modalità mista, fino all’ipotesi di nuove possibili chiusure. I docenti devono quindi prepararsi a cambiare in corsa modalità didattiche e valutative. Ma anche le famiglie potrebbero trovarsi a dover gestire i propri figli a casa da un momento all’altro. Settembre si avvicina e per tutti, scuole e famiglie, l’organizzazione è ancora da definire.

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