Le 3 cose che devi assolutamente sapere sul licenziamento

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Un rapporto di lavoro subordinato può essere a tempo determinato o indeterminato. Nel primo caso la scadenza della collaborazione è specificata chiaramente nel contratto. Un lavoro a tempo indeterminato non ha, invece, una durata predefinita e può interrompersi su iniziativa delle parti. Il datore di lavoro può licenziare il proprio dipendente solo in casi specifici come crisi aziendale o grave condotta del dipendente.  Ma anche per malattia prolungata, come abbiamo descritto in un recente approfondimento il lavoratore può invece interrompere la collaborazione con l’imprenditore in qualsiasi momento. Esistono comunque doveri e accorgimenti che vanno tenuti in considerazione quando ci si vuole licenziare. Altrimenti si corre il rischio di incorrere in contestazioni e penali. Vediamo quindi le 3 cose che devi assolutamente sapere sul licenziamento.

Il periodo di preavviso

L’ articolo 2118 del Codice Civile, prevede l’obbligo di comunicare con un determinato preavviso le proprie dimissioni. La durata di detto periodo è demandata ai vari CCNL che normalmente prevedono periodi di recesso variabili in funzione di diversi aspetti. Tipicamente il periodo di preavviso sale sulla base dell’inquadramento e dell’anzianità del dipendente. La normativa tutela, quindi, il datore di lavoro che dovrà trovare un sostituto del dipendente dimissionario. In caso di mancato rispetto di questo preavviso, come ad esempio le dimissioni in tronco, il lavoratore rischia una penale. Il mancato preavviso comporta infatti una trattenuta dalla busta paga pari alla retribuzione del periodo.

Il patto di non concorrenza

Un aspetto spesso dimenticato e che rientra tra le 3 cose che devi assolutamente sapere sul licenziamento è il possibile patto di non concorrenza. Consigliamo di verificare attentamente nel proprio contratto l’eventuale presenza di questa clausola. Se ci fosse, dovremo fare particolare attenzione nel cambiare lavoro. Accettare la proposta di un concorrente potrebbe comportare il rischio di una richiesta di risarcimento da parte del precedente datore di lavoro.

L’obbligo di dimissioni telematiche

Spesso cambiare lavoro impone di accorciare al massimo i tempi. Per richiesta della nuova azienda o per esigenze personali o logistiche. La terza tra le 3 cose che devi assolutamente sapere sul licenziamento è la modalità di comunicazione delle dimissioni. Il D. Lgs 151/2015 ha introdotto l’obbligo delle dimissioni telematiche. Il lavoratore dovrà compilare un apposito formulario sul sito dell’Agenzia delle Entrate utilizzando lo SPID. Solo utilizzando questa procedura il licenziamento sarà valido e inizierà a decorrere il periodo di preavviso. Questa apparente complicazione è in realtà una tutela per molti lavoratori. In questo modo, infatti, lo Stato impedisce la pratica scorretta ed illegale delle cosiddette dimissioni in bianco.

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