L’azionario è ancora l’investimento preferito secondo UBS

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 Statisticamente è una realtà nota ma adesso arriva anche la conferma da un sondaggio della società UBS. L’azionario è ancora l’investimento preferito. Nonostante il coronavirus.

Mercati ai massimi a metà febbraio. Mercati in crollo all’inizio di marzo. Troppo per riuscire a restare fedeli all’azionario? Forse. Ma chi opera sui mercati da tempo sa che, statisticamente, l’azionario è sempre stato il miglior asset su cui investire.

L’azionario è ancora l’investimento preferito secondo UBS

La conferma è arrivata anche da UBS  che ha  scoperto che il 47% del campione di intervistati prevede di mantenere i propri investimenti in Borsa.  Mentre il 37% ha pianificato di aumentare la quantità di investimenti nei prossimi sei mesi. Quindi l’azionario è ancora l’investimento preferito secondo UBS   anche per quel 23% di intervistati che considera, quello attuale, un buon momento per comprare azioni. C’è però una fetta consistente di irriducibili (61%) che è convinto di comprare qualora le azioni scendessero di un altro 5-20%.

Investimenti di lungo periodo

Parlando di ottimismo, però, resta alta la prospettiva per il futuro: il 70% vede positivamente le cose mentre, nel breve termine, lo fa solo il 46% del campione. Il che suggerisce la convinzione da parte degli intervistati, di preferire investimenti di lungo periodo. La pandemia da coronavirus, quindi, sebbene abbia inciso nell’immediato sull’umore dei mercati, creando volatilità storiche e crolli repentini, non ha alterato la view sul lungo periodo. Si potrebbe addirittura pensare che la lezione della crisi Lehman del 2008 potrebbe aver creato già un precedente, seppur teorico e non assimilabile a quanto sta accadendo ora?

La possibile fine dell’emergenza

Un’osservazione che nasce anche dalle risposte circa la possibile fine dell’emergenza. Infatti un terzo parla della fine di giugno, un terzo dell’autunno e un terzo crede che tutto sarà finito per la fine dell’anno. Se la stragrande maggioranza delle persone ha dovuto modificare il proprio stile di vita adottando pratiche finora sconosciute come il famigerato “distanziamento sociale”, lo stesso non può dirsi delle abitudini di investimento visto che oggi come ieri, l’azionario è ancora l’investimento preferito.

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