Lavoro, Orlando cerca una soluzione su precari, salario minimo e contratti incentivati

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Sta lavorando non stop il ministro del Lavoro Andrea Orlando, dopo la ‘missione’ affidatagli dal Governo. Il premier Mario Draghi ha richiesto un patto di fiducia tra imprenditori e parti sociali per andare avanti spediti col rilancio dell’economia. Ha convocato subito un tavolo con i sindacati per lunedì 27 settembre, dal quale usciranno certamente novità molto importanti. Sul fronte del lavoro, infatti ci sono problemi molto urgenti da sciogliere. Vediamo quali sono i temi caldi del momento da inserire nell’Agenda Lavoro con la Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Serve un piano efficace per non sprecare risorse

La mattinata di ieri al Palazzo dello Sport di Roma dove si è svolta l’assemblea annuale di Confindustria segna un passaggio importante per il tema cruciale del lavoro. Ma da qui a fine anno il lavoro da fare è molto. Se non si disegna ora un piano efficace, si rischia di sprecare risorse. Mentre  paradossalmente si prepara una alluvione di licenziamenti a fine anno, quando scadrà il blocco già prorogato la scorsa estate.

Ci sono imprese che, è cronaca di questi giorni, non vogliono neanche sedersi al tavolo o aspettare fine anno per tentare un rilancio del business. Preferiscono chiudere i battenti già ora e trasferire gli impianti altrove, dove il lavoro costa meno e la produttività è molto maggiore.

Un patto per l’Italia, superando l’antagonismo tra datori di lavoro e addetti

Ieri sul palco di Confindustria il presidente del Consiglio Mario Draghi ha chiesto al numero uno degli industriali Carlo Bonomi e alle parti sociali di essere protagonisti di una grande sfida. Di sottoscrivere un vero patto per l’Italia, superando l’antagonismo. “Serve più partecipazione – ha detto Draghi – mettendo da parte le contrapposizioni”. Entusiasmo e fiducia, ci sono, ha risposto Bonomi. Dobbiamo seguire la stessa strada che il nostro Paese ha saputo percorrere nel Dopoguerra. Draghi ha detto con chiarezza che per costruire questo rilancio serve la ricerca di posizioni comuni tra imprese e lavoratori e che a favorirle ci penserà lui.

Lavoro, Orlando cerca una soluzione su precari, salario minimo e contratti incentivati

Lavoro, Orlando cerca una soluzione su precari, salario minimo e contratti incentivati. Dunque è arrivato  il momento di mettere un campo interventi urgenti contro la precarietà e i salari bassi. Poi occorre favorire l’occupazione di donne e giovani. Serve una crescita inclusiva, bisogna superare le disuguaglianze di genere. I sindacati mettono l’accento sul fatto che ci sono troppi contratti a tempo determinato e che il lavoro precario cresce molto, con contratti di somministrazione e molto part time al femminile. Per le donne si potrebbero accentuare gli incentivi ma anche una uscita privilegiata per quelle con figli, dove ogni figlio vale un anno di contribuzione.

Per i giovani servono incentivi selettivi

Si potrebbe tornare sulla sospensione del Decreto Dignità che nel 2019 aveva operato con molta evidenza nel ricomporre il mercato del lavoro a favore del tempo indeterminato. Nel 2021 è stato invece deciso di sospendere questa misura fino al settembre 2022. E poi non se n’è parlato più. Anche per questo, nonostante la ripartenza, cresce solo l’occupazione a termine. Servono dunque incentivi mirati, non una crescita trainata da un lavoro che non è stabile.

Lo scoglio del salario minimo

Alcuni sindacati chiedono la reintroduzione del salario minimo. È un tema delicato, perché loro intendono i minimi dei contratti nazionali, ma oggi ce ne sono 900 di contratti in essere, manca un sistema di contrattazione forte che possa superare il dumping salariale e rendere possibile il salario minimo per tutti a 12 euro. Una cifra che anche il presidente USA Biden considera congrua: vuole portare il salario minimo in USA a 15 euro.

Da noi un traguardo condiviso sarebbe quello dei 9 euro lordi, coerente fra l’altro con quanto indicato in una direttiva UE del 2020. Anche il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, di recente ha ricordato che il salario minimo sopra una certa soglia aumenta la produttività, non fa aumentare la disoccupazione. Ma impatta favorevolmente sulla qualità della vita e in particolare sulla salute dei bambini.

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