a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro dai suoi uffici di Boston Stati Uniti
La settimana che sta per iniziare è ricca di appuntamenti macroeconomici.
Già da domani la pubblicazione del Pil giapponese e, successivamente, la produzione industriale cinese detterà le regole di pre-apertura dei mercati europei.
Secondo le previsioni dovremmo assistere ad un aumento annuale pari al 6,2%, sarà così?
Oppure la Cina sta coltivando una sorpresa per porre un freno all’effetto Trump?
Per consultare il calendario economico
Martedì 15, invece, è il turno dell’eurozona: infatti alle 08:00 verrà reso noto il Pil tedesco e alle 10:30 l’IPC britannico. Nel pomeriggio, alle ore 14:30 verranno pubblicate le vendite al dettaglio americane. Stante alle previsioni quest’ultime dovrebbero diminuire.
Mercoledì 16, sarà la volta del Regno Unito, alle 10:30 infatti la variazione di sussidi disoccupazione e l’indice dei salari medi detteranno lo stato di salute dei lavoratori. Quale impatto avrà sulla valuta?
Nel pomeriggio, invece, alle 14:30 verrà pubblicato l’IPP americano e alle 16:30 l’appuntamento settimanale sulle scorte americane, che potrebbe deteriorare la quotazione del petrolio.
Giovedì 17, alle 11:00 l’IPC dell’eurozona e alle 14:30 l’indice di produzione di Filadelfia verso quale direzione porteranno i mercati e la coppia valutaria EUR/USD?
Venerdì 18, infine, verrà reso noto l’indice dei prezzi al consumo canadese.
Il calendario economico mostra, pertanto, parecchi dati importanti che possono influenzare positivamente o negativamente i mercati, allontanandoli dall’euforia delle elezioni presidenziali.
E il petrolio?
Mancano 16 giorni al meeting Opec e la quotazione dell’oro nero potrebbe crollare ancora se non arrivano notizie certe su probabili accordi. I mercati europei hanno chiuso,infatti, la loro sessione al ribasso venerdì scorso. Brutto segnale che potrebbe far capovolgere nuovamente i mercati colorandoli di rosso.