Lasciamo sullo scaffale spaghetti e bucatini perché la pasta migliore per un’amatriciana a regola d’arte sarebbe proprio questa

pasta

La cucina italiana è una fucina di ricette davvero strepitose. La tradizione vuole che vi siano piatti amatissimi a farla da padroni sulle tavole. Una delle tante prelibatezze aiuterebbe addirittura a combattere stanchezza e perdita di energia con qualche ingrediente. Ma un piatto che mette d’accordo veramente tutti è la celebre amatriciana.

Il vanto culinario del piccolo centro del reatino è ormai un’istituzione e uno dei punti forti della cucina laziale. Delle volte si è discusso su quale fosse la ricetta originale; noi stessi avevamo proposto una variante gustosa e leggera. A mettere d’accordo tutti ci ha pensato il Comune di Amatrice, che sul proprio sito ha postato ingredienti e preparazione.

Oggi non siamo qui per stravolgere la tradizione. Piuttosto, vogliamo dare un piccolo consiglio ai Lettori per ottenere il massimo da questa preparazione. Spiegheremo, infatti, quale potrebbe essere il tipo e il formato di pasta migliore. E potrebbe non essere quello che ci aspettavamo.

La ricetta della tradizione

Il Comune di Amatrice parla chiaro: per fare un buon piatto di amatriciana servono ingredienti precisi. Ecco perché per 4 persone avremo bisogno di:

  • 500 g di spaghetti;
  • 400 g di pomodori pelati;
  • 125 g di guanciale;
  • 100 g di pecorino grattugiato;
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva;
  • un goccio di vino bianco secco;
  • un pezzetto di peperoncino.

Ungiamo una padella con l’olio e uniamo guanciale a pezzetti e peperoncino. Rosoliamo bene, poi aggiungiamo il vino. Proseguiamo togliendo il guanciale e conservandolo momentaneamente al caldo.

Adesso versiamo in padella i pomodori pelati e un pizzico di sale. Mescoliamo e cuociamo per pochi minuti. Ci sbarazziamo del peperoncino e aggiungiamo nuovamente il guanciale. Mescoliamo brevemente la salsa e ci occupiamo della pasta.

Dopo averli cotti al dente, adagiamo gli spaghetti in una terrina e versiamo il pecorino. Subito dopo uniamo la salsa, amalgamiamo bene tutto e terminiamo con un’ultima grattugiata di pecorino in cima.

Lasciamo sullo scaffale spaghetti e bucatini perché la pasta migliore per un’amatriciana a regola d’arte sarebbe proprio questa

Come abbiamo visto, la ricetta originale prevederebbe l’uso degli spaghetti. Anche se, probabilmente, molti di noi non disprezzeranno nemmeno i bucatini. Ciò nonostante, potrebbe esserci una pasta forse ancora più adatta.

Chi volesse sperimentarne una tipologia diversa sappia che troverà un eccellente compromesso nei mezzi paccheri. Quelli trafilati al bronzo, in particolare, permetterebbero sia di trattenere perfettamente il sugo all’interno che di assorbirlo in superficie.

Il tutto potrebbe offrirci un risultato eccezionale e mai visto prima. Per una volta lasciamo sullo scaffale spaghetti e bucatini e diamo una chance a questo tipo di pasta talvolta sottovalutato.

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