L’aria di casa nostra è pulita? I pericoli dell’inquinamento domestico

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L’aria di casa nostra è pulita? I pericoli dell’inquinamento domestico.

Molti studi scientifici hanno dimostrato che nelle nostre abitazioni possono esserci numerose sostanze inquinanti, che possono nuocere alla salute.

Il numero di questi elementi dannosi è sempre in crescita. La George Washington University ha stimato la possibile presenza in casa di almeno 45 sostanze pericolose.

Alcune di queste possono provenire dall’esterno, ma tendono ad accumularsi in casa; altre sono prodotte dalle attività domestiche e dal vivere quotidiano.

Tra queste sostanze ci sono biossido di azoto e monossido di carbonio, prodotti dai processi di combustione, inclusi impianti di riscaldamento. Le altre vanno dal benzene e xilene alle polveri sottili, dalle muffe agli acari.
Una delle sostanze più pericolose è la formaldeide, gas molto pericoloso contenuto in molti prodotti. Potrebbero contenere formaldeide colle, rivestimenti, trattamenti e finiture per pavimenti e parquet, fumo di camini e stufe, carta da parati, vernici. Potrebbero averne anche alcuni detergenti per la casa, insetticidi, fumo da tabacco, cosmetici, cibi affumicati o fritti.
Fortunatamente, la concentrazione presente nelle nostre case è molto bassa. Questo non significa che non dobbiamo far di tutto per proteggere meglio i nostri cari e in particolare i bambini.

Nel mondo circa 7 milioni di persone muoiono per l’inquinamento.

3,6 milioni per quello ambientale e 3,3 milioni per quello che si forma nelle case, negli uffici e negli altri luoghi chiusi.
A riportare i dati è Pier Mannuccio Mannucci, direttore scientifico della Fondazione Ca’ Granda Policlinico di Milano. Mannucci è tra i massimi studiosi dei legami tra inquinamento atmosferico e problemi cardiovascolari.
Le sostanze dannose degli ambienti esterni entrano nella propria dimora e si sommano agli inquinanti provenienti dai prodotti chimici regolarmente usati in casa. In genere sono prodotti per la pulizia. Ad essi si aggiungono poi i batteri che possono annidarsi su tende, coperte e tappeti.
Fattori di rischio specifici sono dovuti a: esposizione a più diversi inquinanti; durata di tale esposizione; predisposizione individuale alle patologie correlate.
I bambini e gli anziani possono essere più vulnerabili proprio per la concomitanza di questi tre fattori.

L’aria di casa nostra è pulita? Ecco come accertarcene.

Di seguito alcune attenzioni che possiamo mettere in atto per la protezione domestica.

Cambiare frequentemente l’aria di ogni stanza, in questo modo si riduce l’accumulo di sostanze nocive.  Non fumare né in casa né in auto.

Limitare quando possibile l’uso di prodotti chimici per l’igiene di casa, preferendo quelli realizzati con sostanze naturali.

Controllare il livello di umidità in casa e impedire valori superiori al 40-50%, in questo modo si riduce la presenza di muffe e acari.
Altri consigli sono:

dipingere le pareti di casa con pitture atossiche ed ecologiche;
non usare biberon, forchette e bicchieri di plastica realizzati in policarbonato;
non comprare giocattoli di plastica contenenti ftalati;
evitare pannolini sbiancati con cloro e profumati.

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