L’amore ai tempi del coronavirus

L’amore, stoccolma, antico

Parafrasando Gabriel Garcia Marquez, e il suo celebre “L’amore ai tempi del colera”, vediamo cosa cambia per i “latin lovers” ai tempi del coronavirus. In un’epoca in cui tutto sembra militare contro l’intimità tra persone, anche il corteggiamento necessita di nuovi paradigmi a prova di legge. Riposte negli archivi della memoria, i baciamani o le serenate a rischio di assembramenti sotto ai davanzali delle belle di turno, basta guardarsi attorno per scoprirne di cose sui generis .

New York e l’amore ai tempi del coronavirus

Un caso che sarà destinato a far parlare di sé e’ quello di un fotografo newyorkese in clausura forzata. Ebbene, l’isolamento sociale non ha impedito all’artista di lasciarsi rapire da una visione materializzatasi sul palazzo di fronte. Sì, sul palazzo e non nel palazzo di fronte. Le nuove restrizioni che un po’ ovunque hanno costretto nelle tane quasi tutti i cittadini del mondo, hanno anche spinto sull’accelleratore della fantasia. Così pure gli spazi un tempo marginalizzati come solai, tetti, soffitte hanno ripreso vita. E questo sembra essere stato anche il caso di questa inedita love story.

La ragazza che ha irretito l’uomo sembra infatti che, al momento della discesa in campo di Cupido, stesse volteggiando sui tetti del palazzo. Da lì, nell’uomo si deve essere messo in moto un convulso brainstorming per tentare di avvicinare la giovane. “Una parola!” si potrebbe dire. Con tutte queste misure di distanziamento sociale , il rischio d’infrangere la legge, era sempre dietro l’angolo. Ma si sa, quando l’uomo si mette in testa una cosa, non lo ferma nessuno. E così il trafitto da Cupido è passato all’attacco.

Cosa succede quando tecnologia e fantasia si uniscono

La prima manovra di avvicinamento sembra sia stato un timido cenno della mano a distanza. Dopo l’uomo è ricorso al suo drone per recapitare all’incredula “lei” un messaggio, accompagnato dal suo numero di telefono. Altro che piccione viaggiatore! E la mossa sembra aver fatto centro, visto che all’ambasciata aerea è seguito un invito a pranzo.

Infranta così la prima cortina tra i due, non restava che l’incontro “face to face”. Niente paura! L’intrepido corteggiatore si è armato di un mazzo di fiori e si è presentato all’incontro “a bordo” di una gigantesca bolla di plastica trasparente. Un indubbio concentrato di ars creativa e intraprendenza.

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