L’Agenzia delle Entrate mette il naso nelle spese mediche

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I nuovi interventi legislativi sulla fiscalità sembra abbiano stretto ulteriormente la cinghia. Infatti, la legge di bilancio 2020, ha stabilito l’obbligo di pagamento con strumenti tracciabili di visite mediche, ricoveri ed esami.

L’Agenzia delle Entrate mette il naso nelle spese mediche.

Nella specie, è ancora possibile pagare in contanti: farmaci, dispositivi medici e prestazioni sanitarie effettuate presso strutture pubbliche o accreditate. Invece, devono essere effettuati obbligatoriamente in contanti i pagamenti per: visite mediche, ricoveri, interventi ed esami del sangue effettuati presso strutture private e non accreditate. Il tutto, naturalmente, è stato congegnato per scoraggiare l’evasione fiscale e tassare soprattutto le spese “privilegiate”. In difetto di pagamento nei termini indicati, la sanzione consisterà nello svantaggio di non poter detrarre il 19% di dette spese dalla dichiarazione dei redditi.

Si ricorda che lo sconto vale, tra le altre, per le spese relative alle attività sportive dei ragazzi, quelle riguardanti la frequentazione di scuole di istruzione superiore ed università, gli affitti degli studenti fuori sede, spese per colf, badanti, le spese funebri ecc.

Obbligo prorogato per effetto delle misure emergenziali contro il coronavirus

Come per tutti i settori, anche quello della pressione fiscale ha subito proroghe per effetto del Cornavirus. Con un emendamento al decreto Milleproroghe, infatti, si sono fatte salve le spese effettuate in contanti dal 1 gennaio al 31 marzo 2020. Conseguentemente, I contribuenti che non abbiano utilizzato strumenti di pagamento tracciabili per le spese indicate, non vedranno disconosciuta la possibilità della detrazione nella dichiarazione dei redditi. Le ragioni di questa decisione sono state ricondotte dal Governo non solo all’emergenza sanitaria ma anche alla carenza di informazione registratasi sul punto.

L’Agenzia delle Entrate mette il naso nelle spese mediche: misura proporzionata se contenuta

In verità la indicata misura appare proporzionata se si pensa che da una parte andrà a colpire le classi più’ ricche e dall’altra prevede, però, un paracadute. Infatti, essa si rivolge a coloro che per posizione economica possono permettersi l’assistenza medica privata e purtuttavia li incentiva a dichiarare, assicurandogli un incentivo fiscale. Pertanto, se le misure di pressione fiscale verranno contenute nei suddetti limiti e non si trasformeranno in una indiscriminata caccia ad ogni tipo di consumo, esse appaiono accettabili.

In conclusione? Brava Italia, stai imparando a capire che, per ottenere i risultati, bisogna usare sempre “il bastone e la carota”!

Approfondimento

Le spese mediche detraibili nel 2020

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