L’Agenzia delle Entrate ha pronto tutto: deve solo schiacciare il tasto

Agenzia delle Entrate

I contribuenti italiani hanno una paura incredibile di ricevere da un momento all’altro gli atti fiscali sospesi. Ebbene l’Agenzia delle Entrate ha pronto tutto: deve solo schiacciare il tasto. Per far partire la notifica degli atti fiscali basta un segnale dalla politica. Quest’ultima non ha ancora fatto la scelta definitiva.

Perciò le notifiche degli atti fiscali sono sospesi anche senza una norma. Eppure la sezione Riscossione ha fatto stampare una prima tranche degli atti ma non li ha affidati a Poste Italiane. Questo passaggio, infatti, avverrà successivamente e solo a seguito di un ok definitivo.

Quanti soldi servono per bloccare l’invio

Il Ministero dell’Economia sta raschiando il barile per trovare risorse utile a coprire un nuovo stop. Da conti fatti, servirebbero almeno un miliardo di euro, molto di più rispetto a quanto stanziato in occasione del precedente stop. In questa occasione la sospensione degli atti fiscali ha avuto un costo di 600 milioni di euro.

L’Agenzia delle Entrate ha tanti atti da notificare: dai circa 10 milioni originari, le cartelle e gli avvisi sono lievitati a circa 50 milioni. Nei cassetti l’Agenzia delle Entrate conserva una mole di carte ma intanto deve attendere le decisioni del Governo.

Cosa può fare il Governo?

Il Governo può trovare i soldi attingendo al nuovo sforamento di Bilancio. Inoltre con il Decreto Ristori c’è la possibilità di fare una nuova rottamazione, saldo e stralcio e consentire una maggiore rateizzazione delle cartelle.

L’Agenzia delle Entrate ha tanti soldi da recuperare per lo Stato: infatti in magazzino giacciono oltre 1.000 miliardi di euro. Ernesto Maria Ruffini, ha sempre detto, però, che questi soldi sono irrecuperabili per svariati motivi.

L’Agenzia delle Entrate ha pronto tutto: deve solo schiacciare il tasto per inviare gli atti fiscali sospesi. L’ultimo stop, riguardante le cartelle di Agenzia delle Entrate-Riscossione e gli accertamenti e avvisi bonari dell’AdE, ha fatto aumentare gli atti fiscali a causa dell’inevitabile accumularsi. Intanto cittadini e imprese fanno gli scongiuri: la valanga di pagamenti prima o poi arriverà ad ognuno di noi.

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