L’Agenzia delle Entrate ci dice dove vanno a finire i soldi delle tasse

Agenzia delle Entrate

Uno dei dilemmi che più incuriosisce (o arrabbia?) riguarda la fine dei tanti tributi che da gennaio a dicembre non smettiamo mai di pagare. Dalla prossima dichiarazione dei redditi l’Agenzia delle Entrate ci dice dove vanno a finire i soldi delle tasse . Aiutandoci in tal modo a fare finalmente luce sulla faccenda.

Il senso di malessere e frustrazione generalizzato

È risaputo che siamo uno degli Stati con la più alta pressione fiscale tra tutti i Paesi UE (e non solo). Al punto tale che il livello di malcontente presso il pubblico dei contribuenti è decisamente alle stelle. Il malessere raggiunge infine stadi inimmaginabili se si pensa da un lato alla scarsa efficienza dei servizi avuti in cambio. Dall’altro a quanti casi di mala-gestione (talora dai connotati penali) si verificano da Nord a Sud, con relativo sperpero di danaro pubblico. Ovvero soldi stanziati per fare un’opera pubblica che nel corso del tempo diventa una “mangiatrice di soldi”. Per non parlare dei casi in cui anziché essere al servizio della macchina statale prendono invece tutt’altre destinazioni.

L’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate

Nell’intento di porre in chiaro e trasparente la “faccenda-tributi” tra Stato e cittadino, ecco spuntare quest’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate. Di cosa si tratta? Accedendo all’applicazione della prossima dichiarazione dei redditi comparirà al contribuente un prospetto riassuntivo e riepilogativo. In esso troveremo indicate come sono state spese da parte dello Stato le nostre tasse nette annuali.

Quadro riassuntivo della destinazione delle imposte

Per entrare più nel dettaglio, possiamo usare i macrodati offerti dalla Ragioneria dello Stato e Agenzia delle Entrate e provare a fare una simulazione. Ipotizzando di avere tra le mani la dichiarazione dei redditi del signor Mario Rossi, che ad esempio ha un reddito imponibile di circa €50mila. Bene, i soldi delle sue imposte nette annue avrebbero queste destinazioni finali. Meno di 3.400 euro andrebbero a pagare le pensioni (circa il 21%, secondo i macrodati). A seguire troviamo le spese per la sanità che assorbono il 20% (all’incirca €3.300). L’11,4% delle tasse prenderebbe invece la via delle spese per l’istruzione (elementari, medie e superiori). Al 4° posto non poteva mancare il debito pubblico, sotto forma di interessi: il conto gli sarebbe pari a €1.800 scarsi, il 10,6% del totale tasse.

L’Agenzia delle Entrate ci dice dove vanno a finire i soldi delle tasse

Scorrendo poi la lista troviamo il 9,5% di tasse destinato ai servizi generali delle Pubbliche Amministrazioni. Alla Difesa va l’8,96% (quasi €1.500) mentre alle spese legate a comunicazioni, agricoltura e attività manifatturiere il 6,1% (poco più di mille euro). Poco più 800€ sarebbero girati ai trasporti, ovvero il 4,85% del totale, e circa €450 confluirebbero nel bilancio UE, all’interno dei contributi dell’Italia. Il restante andrebbe alle voci protezione dell’ambiente (2,43%), cultura e sport (2,2%), abitazioni e assetto del territorio (1,35%). Il conto totale? Poco meno di 17mila euro della sua busta paga o del proprio reddito.

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