L’affidamento del minore a un solo genitore: quando e perché

L’affidamento del minore a un solo genitore quando e perché

Con la separazione vorresti chiedere l’affidamento esclusivo di tuo figlio?

L’affidamento del minore a un solo genitore può avvenire solo per determinati motivi.

Devi sapere che nel nostro ordinamento giuridico l’affidamento esclusivo del figlio minore a un solo genitore è previsto solo quando l’affidamento ad entrambi i genitori sia contrario all’interesse stesso del minore.

In ogni caso, il provvedimento con cui si dispone l’affidamento esclusivo ad un solo genitore deve essere sempre motivato.

Quando può essere disposto l’affidamento del minore a un solo genitore

In generale il giudice decide per l’affidamento esclusivo in presenza di due principali cause:

  1. Quando l’affidamento condiviso risulterebbe oggettivamente pregiudizievole per il minore
  2. Quando risulta che un genitore è manifestamente incapace o non idoneo ad assumere il compito di curare ed educare il minore. Questo presupposto ricorre in caso di grave inidoneità educativa, di condotta di vita anomala e pericolosa o ancora in caso di rifiuto categorico del minore di avere rapporti con un genitore.

Può la conflittualità tra genitori essere causa di affidamento esclusivo

L’esistenza di una conflittualità tra i genitori non impone di per sé la scelta dell’affidamento esclusivo.

Se tuttavia la conflittualità oltre ad essere insanabile, reca pregiudizio ai figli oppure uno dei genitori si mostra manifestamente incapace o inidoneo alla loro educazione si deve tentare una via diversa e quindi di regola l’affidamento esclusivo o altre soluzioni previste dalla legge.

E’ possibile un accordo tra i coniugi sull’affidamento esclusivo?

La risposta è affermativa. Si i genitori possono accordarsi per l’affidamento esclusivo dei figli se esistono delle circostanze che fanno ritenere l’affidamento condiviso contrario all’interesse del minore.

I genitori devono comunque giustificare la loro richiesta.

Spetta poi al giudice verificare in sede di omologa dell’accordo di separazione che esiste un pregiudizio per il figlio tale da far preferire l’affidamento esclusivo.

Se il giudice non accerta le condotte pregiudizievoli (di uno o di entrambi i genitori) in danno dei figli non può omologare l’accordo.

Il giudice, infatti, non è un notaio e non deve limitarsi a prendere atto dell’accordo, ma deve stabilire se o stesso è conforme, o meno, all’interesse del minore tenuto conto del favore della legge per l’affidamento condiviso.

Una tesi più rigorosa ritiene invece che i genitori non possano accordarsi sull’affidamento esclusivo.

Al genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva spetta salva diversa disposizione di legge, l’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi.

Le decisioni di maggiore interesse, salvo che non sia diversamente stabilito, sono adottate da entrambi i genitori.

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