La tutela delle unioni civili in Italia

La tutela delle unioni civili in Italia

La legge 20 maggio 2016, firmata dalla senatrice Monica Cirinnà ha permesso alle coppie dello stesso sesso di stipulare le unioni civili e alle coppie conviventi, a prescindere dal sesso, di regolamentare la loro convivenza da un punto di vista economico.

Quale tutela delle unioni civili in Italia?

Cosa sono e come si costituiscono le unioni civili?

Secondo la legge, due persone maggiorenni dello stesso sesso costituiscono un’unione civile.

A tal fine, devono effettuare una dichiarazione all’ufficiale di stato civile, alla presenza di due testimoni.

Nel documento che attesta la costituzione del vincolo, oltre ai dati anagrafici della coppia, vanno indicati la loro residenza, il regime patrimoniale prescelto tra la comunione dei beni e la separazione dei beni e l’identità, la residenza e i dati anagrafici dei testimoni.

L’ufficiale provvede alla registrazione degli atti dell’unione civile nell’archivio dello stato civile.

Quale la tutela delle unioni civili in Italia? I diritti e i doveri

Dall’unione civile, ciascun componente della coppia assume nei confronti dell’altro l’obbligo alla coabitazione e all’assistenza morale e materiale.

Ognuno è tenuto a contribuire ai bisogni comuni in relazione alle proprie sostanze e alla rispettiva capacità di lavoro, sia professionale che casalingo.

Non è riconosciuto espressamente nella legge, l’obbligo di fedeltà né quello di collaborazione.

Nella dichiarazione si deve scegliere anche il regime patrimoniale?

  1. Al momento della costituzione dell’unione civile la coppia è chiamata a scegliere il regime patrimoniale del vincolo così come avviene per il matrimonio. Il regime ordinario è quello della comunione dei beni come nel matrimonio.

Quali sono le cause che impediscono alla coppia di unirsi civilmente?

  • la sussistenza, per una delle parti, di un vincolo matrimoniale o di una precedente unione civile tra persone dello stesso sesso
  • l’interdizione di una delle parti per infermità di mente
  • la sussistenza di un vincolo di parentela o di affinità
  • la condanna di uno dei contraenti per omicidio consumato o tentato nei confronti di chi sia coniugato o unito civilmente con l’altra parte

Quali sono le principali differenze tra le Unioni civili e il matrimonio?

L’unione civile è esclusivamente riservata a persone dello stesso sesso.

L’unione civile, s i scioglie con effetto immediato senza alcun periodo di separazione ed il “cognome di famiglia” viene scelto dalla coppia tra i loro, dichiarandolo all’ufficiale di stato civile.

Nel matrimonio, invece, è la moglie che aggiunge sempre al proprio cognome quello del marito.

Adozioni

Il tema è molto delicato e sarà trattato prossimamente in un articolo dedicato esclusivamente alla stepchild adoption.

La legge non prevede la possibilità per uno dei due partner di adottare il figlio dell’altro partner. Essendo stata stralciata la stepchild adoption dal testo prima della stesura definitiva.

Tuttavia, all’art. 3 si prevede che “resta fermo quanto previsto e consentito in materia di adozioni dalle norme vigenti”, il che consente alla magistratura ordinaria di decidere caso per caso.

Particolare attenzione merita la disciplina delle successioni estesa dalla legge Cirinnà anche alle unioni civili.

Unioni civili ed eredità

Nella successione legittima: in caso di decesso di una delle parti, il componente superstite avrà diritto all’eredità come se fosse il coniuge, con la conseguenza che al partner omosessuale del de cuius spetterà l’intera eredità in mancanza di figli, fratelli, sorelle e ascendenti del defunto.

Al partner spetteranno i 2/3 dell’eredità in presenza di ascendenti, fratelli o sorelle del defunto, metà dell’eredità in caso di concorso con un solo figlio o un suo terzo in caso di concorso con più figli del defunto.

Nella successione ereditaria: anche qui, il coniuge e la parte di un’unione civile sono interamente equiparati.

Di conseguenza, quest’ultima ha sempre il diritto di abitazione sulla casa familiare e di uso dei mobili che l’arredano.

Inoltre, al partner omosessuale unito al de cuius dal vincolo in esame è riservato 1/3 del patrimonio se concorre con un figlio del defunto, 1/4 se concorre con più di un figlio del defunto, la metà del patrimonio se concorre con gli ascendenti del defunto.

Inoltre spetta al partner omosessuale del de cuius anche la pensione di reversibilità e la quota del TFR.

Quante unioni civili sono state celebrate in Italia?

Sono oltre 14 mila le persone che ne hanno beneficiato. Solo nel 2017 sono, infatti, state 6.073 le coppie che hanno celebrato la propria unione nei Comuni italiani, alle quali se ne aggiungono circa mille celebrate all’estero e poi trascritte nei registi.

In testa tra le regioni dove si sono celebrate più unioni civili c’è la Lombardia. Poi il Lazio, l’Emilia Romagna e la Toscana.

In coda Calabria, Basilicata e Molise.

La prima città con il maggior numero è stata Roma con 306 unioni nel 2017.

Approfondimenti

Le convivenze di fatto come sono tutelate dalla legge?

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