La tutela del conto corrente in caso di fallimento della banca 

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Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, FTID, dovrebbe far stare tranquilli tutti i correntisti. Non è detto però che la tutela del conto corrente in caso di fallimento della banca sia così assoluta ed affidabile. Cerchiano di conoscere meglio alcuni casi specifici.

La tutela del conto corrente in caso di fallimento della banca

La crisi delle banche cipriote e le serie conseguenze subite dai titolari di conto corrente hanno indotto l’Europa a rafforzare i sistemi di tutela dei conti correnti.

In Italia gli strumenti previsti sono essenzialmente due: il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (www.fitd.it) per le banche ed il Fondo di Garanzia dei Depositanti per le Banche di Credito Cooperativo (www.fgd.bcc.it/).

Ci tranquillizza la previsione per cui i soldi depositati sul conto corrente sono coperti dal fondo, in caso di crisi o fallimento della banca, fino ad 100.000 euro. La garanzia opera per ogni titolare del conto e per ogni banca. Quindi se su un conto corrente sono depositati 200.000 euro ed il conto è intestato a due persona quella somma è interamente coperta dal fondo, in caso di necessità. Dato che la garanzia opera per ogni deposito presso un diverso istituto bancario se avete 300.000 euro vi conviene aprire tre conti correnti in tre banche diverse per usufruire della garanzia su ognuno dei vostri conti.

In caso di necessità il rimborso delle cifre che il correntista abbia perso sono rimborsate dal fondo nella valuta del conto corrente. Per esempio in dollari, se avevo aperto un conto in quella valuta. Attenzione quindi anche alle oscillazioni della valuta, per comprendere quanto sentirmi tranquillo in merito al rimborso.

Attenzione anche alle carte prepagate, così diffuse come metodo di pagamento anche solo per acquisti on line. Il denaro trasferito dal conto corrente alla carta prepagata non è coperto dalla garanzia FITD. Lo è soltanto se la carta prepagata è munita di un codice Iban. In questo caso la sua operatività è considerata analoga a quella di un conto corrente, anche per quanto riguarda la riferibilità del denaro al titolare della carta.

Non è necessario fare richiesta al fondo

Il rimborso avviene in modo automatico ed in teoria entro 7 giorni dal fallimento della vostra banca. Cominciate comunque a prendere dimestichezza con l’argomento. Potete consultare direttamente i due siti istituzionali che vi abbiamo indicato all’inizio dell’articolo.

La tutela per i titolari di conto BancoPosta

I conti correnti aperti presso la posta si stanno diffondendo molto, anche per la diffusione degli uffici sul territorio. Se siete loro clienti sappiate che BancoPosta non aderisce al FITD. Lo Stato garantisce solo le somme depositate sui libretti di risparmio postali e in buoni postali. La garanzia è elevata perché copra anche cifre superiori a 100.000,00 euro.

Ma per i conti correnti BancoPosta l’unica garanzia che vi assiste è quella del fondo patrimonio BancoPosta. In pratica siete garantiti dallo stesso risparmio che Poste riesce a raccogliere di anno in anno. Potrete controllarne l’ammontare sul sito di Poste.

In un periodo incerto come quello attuale anche l’affidabilità di una garanzia patrimoniale può essere un criterio per scegliere a quale banca affidare il proprio risparmio.

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