La trappola mentale che deve conoscere chi investe in Borsa

Veniamo dalla settimana dei record in cui abbiamo assistito a inversioni rialziste a dir poco incredibili. Il termine utilizzato è rotazione settoriale. Massicci acquisti di titoli da parte degli investitori, che scommettendo sul ritorno alla normalità, si sono diretti sui cosiddetti “value” ovvero quelli tradizionali e ciclici. Trasporti, lusso, banche, assicurazioni ecc. ovviamente, il Vecchio Continente è stato premiato di più, in quanto storicamente le Borse sono sovrappesate  da banche e aziende a ciclo tradizionale. Ciò che invece ha perso qualcosa, o meglio, non ha performato sono stati i titoli Tech.

Ma di strada anche questi  ne hanno percorsa  e non poca. Basti pensare all’indice Usa-NASDAQ 100, nonostante in questa situazione sia rimasto sostanzialmente piatto, la variazione percentuale annuale è del +36,70%! Molti però non hanno approfittato di questi rialzi. Perchè?

Eppure c’è chi è stato alla porta durante il primo lockdown e ha conservato la liquidità

Gli Esperti di Proiezionidiborsa hanno provato a capire cosa muove le persone. Il blocco è non riuscire a pensare oltre domani e dopodomani. Ecco la trappola mentale che deve conoscere chi investe in Borsa, la trappola dell’essere miopi e credere che “il futuro somiglierà sempre al presente”. Ad esempio pensare che un determinato indice azionario continui la sua scalata o che la crisi da Covid duri all’infinito è pericoloso per chi gestisce un capitale nel tempo.

Qual è il metodo per non sbagliare? Non fare, diceva un detto. Ed è per questo che la trappola mentale impedisce di andare oltre, rimanendo immobilizzati nello stato emotivo dell’adesso. Qual è il danno? Prendere decisioni su ciò che pensiamo, proviamo oggi, credendo che sarà ciò che proveremo domani. Pericoloso!

La distorsione proiettiva

Quindi, molti, sono rimasti alla porta non approfittando dei guadagni. Attanagliati dalla trappola mentale che deve conoscere chi investe in Borsa, in un momento di forte incertezza, rimanere avversi al rischio e decidere di non fare, procrastinando la decisione d’investimento. Ma attenzione, lasciare i risparmi sui conti correnti è un lasciar correre, che porta benefici solo agli altri (leggi banche, Agenzia delle Entrate, ecc.)

E in Italia è ancor più vero. Il patrimonio delle famiglie italiane è stimato in quasi 10 miliardi di euro, solo una piccola percentuale è in investimenti.

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