Dal prossimo 1 luglio 2014, la tassazione sulle rendite finanziarie in Italia sarà del 26 per cento e non più il 20 per cento sulla maggior parte dei prodotti e strumenti finanziari.
In sostanza, l’Italia si alliena agli altri Paesi Europei.
Per quanto riguarda i dividendi, l’aliquota applicata è pari al
- 26 per cento in Italia – o 12,5 per cento
- 0 per cento nel Regno Unito
- 30 per cento in Francia
- 25 per cento + 1,375 in Germania
- 21 per cento in Spagna.
Per quanto riguarda invece gli interessi, ovvero i normali rendimenti derivanti dai prodotti bancari e finanziari l’aliquota applicata nei diversi paesi europei è pari al
- 26 per cento in Italia – o 12,5 per cento
- 20 per cento nel Regno Unito
- 18 per cento in Francia
- 0 per cento in Germania
- 21 per cento in Spagna.
Per quanto riguarda infine la tassazione del capital gain ovvero i redditi diversi, le aliquote sono di norma un poco superiori e pari ai seguenti livelli:
- 26 per cento in Italia – o 12,5 per cento
- 18 – 28 per cento nel Regno Unito – sulla base del reddito
- 19 + 15,5 = 34,5 per cento in Francia
- 25 per cento + 1,375 = 26,375 in Germania
- 21 -27 per cento in Spagna – sulla base del reddito.
Il ribasso di questi giorni, potrebbe essere giustificato da questo aumento e quindi dalle vendite messe in atto, per lucrare lo spread fra oggi e le date posteriori al 1 luglio.
C’è un però: la situazione grafica di Piazza Affari, ne sta uscendo molto in bilico, e non crediamo che il ribasso degli ultimi giorni, possa essere ridimensionato in un batter d’occhio, dopo il 1 luglio.
Qualcosa non quadra: se è ribasso, questo andrà ben oltre il 1 luglio e la nostra Borsa, sta anticipando molto probabilmente un movimento, al quale gli altri molto probabilmente si accoderanno..presto!