La sterlina in rialzo: speranze di accordo in extremis?

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La sterlina è aumentata del 4% rispetto al dollaro in soli 8 giorni. Come spiegare questa performance?

La questione Brexit

La questione Brexit ci ha abituati a numerose altalene. Ma soprattutto a numerosi colpi di scena. Proprio la Brexit è stato l’esempio più lampante di quello che potrebbe essere definito “peccato originale”. Alla base di tutto non è stato solo il referendum del 23 giugno 2016, quindi ben più di tre anni fa, ma anche come questo è stato formulato. Il problema nasce dalla domanda stessa che chiedeva ai cittadini se lasciare o meno l’Unione. Senza spiegare o suggerire alcun tipo di modalità e tantomeno le strategie con le quali gestire un’operazione che non si è mai vista.

Paradossi e colpi di scena

L’addio di Londra, infatti, rappresenta un precedente unico nella storia europea.  Da allora in poi è stata una sequela di colpi di scena, favoriti anche dal fatto che l’intera società britannica è uscita divisa. Non solo, ma anche il risultato finale del referendum stesso è stato caratterizzato da dei veri e propri paradossi. Il più eclatante? Una Scozia che, da sempre votata all’indipendenza, ha votato per restare nell’Unione. Ma anche prese di posizioni estreme come quella, recente, di un Boris Johnson che ha chiesto ed ottenuto lo stop del Parlamento per 5 settimane.

Il cambio e le speranze

Ebbene adesso la Gran Bretagna vede diminuire le probabilità di lasciare l’Unione europea senza un accordo attraverso una probabile proroga. L’ennesima. Il tutto nonostante gli sforzi del premier affinché ciò non avvenisse. Salvo poi essere costretto dal Parlamento che, per volontà di Legge, lo ha obbligato a tornare a trattare con Bruxelles. Infatti il primo ministro britannico Boris Johnson dovrebbe incontrare lunedì il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker a Lussemburgo. Spiragli di una possibile trattativa, quindi, da entrambe le parti.

Sprint sulla sterlina

Un’ulteriore spinta al rally è arrivata dopo che il Times suggeriva un possibile ammorbidimento delle posizioni finora intransigenti del Partito Democratico Unionista sulla questione dell’Irlanda del Nord.

Risultato: la sterlina, dopo mesi di inevitabile debolezza, è salita ai massimi livelli dalla fine di luglio, arrivando a $ 1,2456. Il 3 settembre, la moneta di Sua Maestà aveva raggiunto il minimo da tre anni.

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