La spinta ai pagamenti digitali potrebbe favorire l’uso del Bitcoin?

Bitcoin

La limitazione all’uso del contante e la spinta ai pagamenti digitali potrebbe favorire l’uso del Bitcoin? Il Bitcoin è la più importate criptovaluta. E’ conosciuta soprattutto per le sue caratteristiche speculative. L’alta volatilità del cambio ne fa uno strumento finanziario altamente speculativo. In realtà è una valuta, anche se con caratteristiche totalmente diverse da quelle classiche, le fiat, come euro, dollaro, sterlina ecc. E in quanto valuta è anche uno strumento utilizzato per transazioni monetarie. Molto usata all’estero, molto meno in Italia. Ma qualcosa inizia a muoversi.

Strumento di pagamento

Fare trading con i Bitcoin, come con una qualsiasi altra criptovaluta, è abbastanza semplice. Basta aprire un conto presso un broker e scommettere sul rapporto di cambio tra criptovaluta e valuta fiat. Per esempio Bitcoin/Euro. E’ la stessa cosa che scommettere sul cambio Euro/Dollaro o Dollaro/Yen o qualsiasi altra coppia di valute.

Diventa invece più complicato utilizzare il Bitcoin come strumento di pagamento. Detenerlo e scambiarlo richiede degli strumenti specifici. Bitcoin, Ether, o qualsiasi altra criptovaluta, è denaro creato digitalmente. Non esiste fisicamente e può essere scambiato e conservato solamente in modalità elettronica. Se le valute tradizionali si conservano in un conto corrente, le criptovalute hanno bisogno di un wallet, un portafoglio elettronico. E per scambiarle con moneta reale (fiat, come euro, dollari, sterline ecc.), si ha bisogno di piattaforme specifiche, gli exchange.

La spinta ai pagamenti digitali potrebbe favorire l’uso del Bitcoin?

L’immaterialità della moneta (fisicamente non esiste), ne ha reso fino ad oggi il suo uso abbastanza limitato. Grazie al diffondersi degli strumenti di pagamento digitale, lentamente sta prendendo piede la sua diffusione come strumento di pagamento anche fuori dagli Stati Uniti. In Germania per esempio, c’è una banca che dal 2018 offre un conto corrente appositamente per Bitcoin ed Ether. E su questo conto corrente offre anche un cospicuo tasso di interesse annuo.

Anche in Italia si moltiplicano i punti vendita che accettano Bitcoin come strumento di pagamento. Sul sito coinmap.org è possibile vedere in tempo reale i punti vendita nel mondo che accettano la criptovaluta. Italia compresa. E qualcosa si sta muovendo da noi anche a livello bancario. C’è un istituto nazionale che ha da poco attivato per i suoi clienti un servizio di trading sui Bitcoin. Non solo. I correntisti potranno utilizzare la piattaforma anche per pagare beni e servizi nella criptovaluta.

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