La sovranità monetaria e stampare soldi aiuta nei momenti di crisi

Banca d’Inghilterra

Il regno di sua maestà britannica in seguito alla crisi del coronavirus  avrà emergenze sia sanitarie che economiche. IN poche parole c’è bisogno di liquidità da “iniettare nel sistema”. La pandemia continua a diffondersi e non è ancora possibile definirne il picco e gli effetti che la stessa avrà sull’economia. E’ noto che di recente il referendum ha stabilito la BREXIT e quindi la politica monetaria che si può applicare in Gran Bretagna è ben diversa da quella dell’Unione Europea. Proprio nell’area Euro è recente ed attuale la discussione sull’applicazione o meno del MES e lo sforamento  dei parametri deficit Pil.

La sovranità monetaria e stampare soldi aiuta nei momenti di crisi: cosa significa?

La Banca d’Inghilterra ha annunciato che finanzierà in modo diretto ogni spesa aggiuntiva del governo.  L’ annuncio a  seguito di un confronto con l’esecutivo nel corso del quale quest’ultimo ha esplicitato le proprie esigenze di liquidità legate al particolare contesto emergenziale.

La sovranità monetaria e stampare soldi aiuta nei momenti di crisi: la monetizzazione del deficit

La decisione si può   definire storica. Sono anni infatti che il finanziamento diretto del deficit (e non del debito) pubblico è una sorta di tabù  in Gran Bretagna.  Ora cosa succederà?

Si permette al governo di accantonare, sia pur solo temporaneamente, le normali modalità operative di copertura del fabbisogno che avviene tramite emissione di Gilt, i Titoli di Stato della regina,.

Che cosa ha fatto la Banca d’Inghilterra?

L’istituto  ha ampliato la consistenza del “Ways and Means (W&M) Facility”, una sorta di scoperto di conto corrente a disposizione delle necessità di finanza pubblica.

Questo  verrà sensibilmente incrementato rispetto alla dotazione standard di 400 milioni di sterline. E’  plausibile però che i fondi  arrivino a toccare anche la cifra dei  20 miliardi raggiunti nel corso della crisi del 2008.

Come reagirà il governo britannico?

Il governo potrà così attingere  a queste risorse, per non  creare tensioni  sul mercato obbligazionario dei Titoli di Stato.  In questo modo si riuscirà ad avere la  necessaria liquidità  per affrontare la crisi in corso.

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