La soluzione per sfruttare i movimenti esplosivi dei piccoli titoli dai forti guadagni

ETF

Le Blue Chip, ovvero i 40 titoli a maggiore capitalizzazione, raramente fanno dei movimenti importanti. Invece molti dei titoli a minore capitalizzazione mettono a segno performance rilevanti. Non sorprende quindi scoprire che l’indice Ftse Mib Cap, negli ultimi sei mesi, da metà marzo a metà settembre, ha guadagnato il 15%. Invece l’indice maggiore di Piazza Affari, il Ftse Mib, nello stesso periodo ha guadagnato il 5%.

La soluzione per sfruttare i movimenti esplosivi dei piccoli titoli dai forti guadagni

Questi dati suggeriscono che dedicare parte dell’attività di analisi a titoli con piccola e media capitalizzazione, può dare ottime soddisfazioni in fatto di rendimento. Ma per chi non avesse voglia, o non avesse la capacità professionale di selezionare questi titoli, c’è la possibilità di investire sull’intero paniere. Lo si può fare attraverso un ETF.

Gli Exchange Trade Fund, sono una specie di fondi quotati in Borsa. Si possono acquistare e vendere esattamente come un’azione. Queste caratteristiche ne fanno uno strumento adatto ai piccoli risparmiatori. Sono uno strumento efficacissimo per accumulare denaro sul lungo periodo. Per esempio ecco come andare in pensione con 1 milione sul conto partendo da zero.

L’Ishares Ftse Ital Midsmall Cap (Isin: IE00BF5LJ058) è un ottimo ETF per investire sul paniere delle azioni a piccola e media capitalizzazione della Borsa italiana. Questa è la soluzione per sfruttare i movimenti esplosivi dei piccoli titoli dai forti guadagni. La sua liquidità è alta, ha un grande volume di scambi giornalieri e un prezzo accessibile a tutti. Infatti al momento dell’analisi l’ETF vale poco più di 6,5 euro. Poiché il lotto minimo è di 1 ETF, si può iniziare ad investire in questo fondo a partire da poche decine di euro. Questa caratteristica lo rende uno strumento ideale anche per realizzare un piano di accumulo mensile.

Lo spartiacque tra ribasso e rialzo

Le performance sono molto interessanti. Nell’ultimo anno il titolo ha guadagnato il 30%. Mentre negli ultimi 6 mesi i prezzi sono saliti di oltre il 17%. La salita del titolo è quasi ininterrotta da marzo dello scorso anno. Dal minimo di marzo 2020 a oggi i prezzi sono più che raddoppiati. Tuttavia, dal 20 agosto al 20 settembre i corsi hanno subito un calo dell’1% circa. Questo ribasso potrebbe essere un’occasione per entrare in acquisto a valori più convenienti.

Se l’attuale discesa dei prezzi continuasse, potrebbero calare fino a 6 euro. Questo livello è una specie di spartiacque tra la continuazione della tendenza rialzista e una nuova fase ribassista. Al rialzo il ritorno sopra 6,85 euro, massimo storico, sarà il segnale della ripresa della tendenza rialzista. In questa ipotesi l’obiettivo nel medio-lungo periodo sarà 10 euro.

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