La semiotica influenza la pubblicità e i media?

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La semiotica è una scienza che studia i segni e il linguaggio umano fin dall’antichità. Perché non sfruttarla? Alcune aziende lo fanno da sempre e ancora oggi. Scopriamo come.

Il metodo semiotico, da sempre utilizzato nel marketing dei consumi, oggi viene usato anche nei nuovi media, ossia i social e nelle nuove tecnologie. Infatti, la semiotica è un modo di comunicare potentissimo anche per le pubblicità.

Questo tipo di linguaggio, spesso, è parte stesso di tutto ciò che c’è dietro un progetto di comunicazione, sia online che offline. Ma la semiotica influenza la pubblicità nelle tecnologie odierne? E quanto?

Quello che vediamo in tutti gli schermi, dalla televisione al telefono, di nostro interesse, si tratta di elementi familiari studiati appositamente per attirare attenzione. Il quadrato semiotico del filosofo Algirdas Julien Greimas, attualmente, viene usato nei contenuti di spicco e per le pubblicità più famose.

Un progetto di vendita, infatti, ha sempre una parte tangibile e intangibile, la cui seconda è caratterizzata da un’analisi del comportamento del consumatore grazie alla semiotica. Inoltre, uno studente e chi lavora nell’ambito del digitale deve assolutamente sapere quanto incide questa scienza negli spot pubblicitari online volti a vendere.

Cos’è la semiotica

Che cos’è la semiotica? Questa parola deriva dal greco semeiotikón, cui termine indica il linguaggio dei segni nella comunicazione. Il segno è ciò che caratterizza un significato, per esempio, il colore delle foglie indica la stagione del momento.

Ecco perché la semiotica influenza la pubblicità e la tecnologia odierna

Il concetto sociosemiotico di Eric Landowski, maggiore esponente della semiotica, specifica che: “La società si riflette nei testi, quasi osservandosi allo specchio”.

Landowski precisa che manipolazioni, strategie, atteggiamenti, negoziazioni, ecc, fanno parte del linguaggio della semiotica. I comportamenti sociali sono anticipati da mosse e contro mosse solo ed esclusivamente grazie a questa materia, ossia la scienza che studia i segni.

Lo spazio cognitivo e il contesto sono i concetti semiotici usati verso i consumatori su tutti gli schermi che ci circondano e attraverso ogni sistema sul web.

Alcune città che vediamo dietro gli spot pubblicitari fanno parte di una strategia studiata, in cui c’è anche la parte dedicata alla semiotica.

Quindi, alla domanda che ci siamo posti, la risposta è positiva poiché possiamo affermare che la semiotica influenza, tramite i segni, i social e i media tradizionali, contenuti comunicativi e pubblicità trasmesse in tv e sulle nuove tecnologie.

Per di più, le aziende si servono anche delle tecnologie di whatsapp per produrre maggiori guadagni e attirare più consumatori attraverso le applicazioni di messaggistica istantanea.

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