La ripresa del mercato immobiliare potrebbe mettere le ali alle azioni Restart

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Un po’ in tutto il mondo il mercato immobiliare è in forte ripresa. Nei Paesi OCSE il costo delle case è cresciuto del 9,4%, il massimo da 30 anni. Alla base di questo exploit ci sono due motivi: i bassi tassi di interesse e la grande quantità di risparmio accumulato durante i lockdown.

Questa tendenza, però, non è ancora visibile in Italia dove i prezzi delle case sono rimasti piuttosto stabili nell’ultimo anno e mezzo e non hanno invertito il trend negativo degli ultimi anni. Qualora, però, questo trend si dovesse manifestare anche nel nostro Paese, ecco che la ripresa del mercato immobiliare potrebbe mettere le ali alle azioni Restart.

Sebbene come già scritto in un precedente report, la situazione sul titolo è abbastanza confusa vista la fase laterale che va avanti da mesi, andiamo ad analizzare quali sono le condizioni affinché si possa partire definitivamente al rialzo.

Prima, però, ricordiamo che nel caso di Restart c’è anche un altro aspetto molto importante che non va trascurato. La capitalizzazione del titolo è dei circa 13 milioni di euro e gli scambi giornalieri molto ridotti. Ragion per cui c’è il rischio di elevata volatilità con conseguente aumento della probabilità di rimanere incastrati in posizioni in perdita.

La ripresa del mercato immobiliare potrebbe mettere le ali alle azioni Restart; le indicazioni dell’analisi grafica

Restart  (MIL:RST) ha chiuso la seduta  del 2 agosto a quota 0,394 euro in ribasso del 3,9% rispetto alla chiusura della seduta precedente.

Time frame settimanale

La tendenza in corso è rialzista ed è anche supportata da un segnale di acquisto dello Swing Indicator. Tuttavia, come dicevamo in precedenza la fase laterale viene da molto lontano ed è individuata dai livelli 0,39 euro – 0,439 euro (I obiettivo di prezzo). Solo una chiusura settimanale esterna a uno di questi livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.

Al rialzo gli obiettivi sono quelli indicati in figura e potrebbero offrire agli azionisti di Restart un guadagno di circa l’80%. Al ribasso, invece, le quotazioni potrebbero scivolare fino in area 0,2 euro.

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