La riforma delle tasse di Biden scuoterà Wall Street al ribasso o darà benzina per ulteriori forti rialzi?  

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Le elezioni statunitensi sono stati uno dei market driver non solo del 2020 (ovviamente nella parte finale dell’anno) ma soprattutto di questo 2021. Con l’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca, l’economia USA ha potuto sfruttare la potenza di diverse misure di stimolo e di molte riforme. Tra queste quella fiscale che ha cancellato, di fatto, quanto voluto dal suo predecessore Donald Trump. Mentre il tycoon aveva alleggerito il peso del Fisco che gravava sulle aziende a stelle e strisce, Biden sta facendo l’esatto opposto. Nel suo piano, infatti, per le grandi aziende e le multinazionali, è previsto un aumento dell’aliquota dal 21 al 28%.

Non solo, ma lo stesso piano prevede una tassazione dei profitti fatti all’estero. Ma la riforma delle tasse di Biden scuoterà Wall Street al ribasso o darà benzina per ulteriori forti rialzi? Come si sa, infatti, in queste ore le aziende USA stanno rendendo note le rispettive trimestrali. Le attese sono per un generale aumento degli utili. Ma questo risultato non è altro che la conseguenza di quanto voluto da Trump e, soprattutto, di un quadro come quello pandemico dei mesi precedenti.

La riforma delle tasse di Biden scuoterà Wall Street al ribasso o darà benzina per ulteriori forti rialzi?

In realtà già da gennaio, e cioè con l’arrivo, di fatto, di Biden alla Casa Bianca, l’American Rescue Plan, il piano di stimolo che prevedeva nuove tasse per le aziende, aveva creato non pochi malumori a Wall Street. Inoltre c’è da sottolineare anche un altro fattore. La nuova segretaria al Tesoro Janet Yellen parla anche di una tassa minima globale il cui scopo sarebbe quello di limitare il fenomeno dei paradisi fiscali. Nel mirino i grandi nomi dell’hitech gli stessi che, proprio in occasione dello scoppio della pandemia, hanno registrato performance da record.

La reazione di Wall Street

Ma a differenza di quello che si potrebbe pensare, tra la fine di marzo e i primi giorni di aprile, i listini USA hanno toccato nuovi massimi storici con un S&P 500 che proprio in quell’occasione superava i 4mila punti. Una fiducia che nasce anche dalle parole della stessa Yellen che parla di un’economia statunitense più competitiva in seguito al piano Biden che mette al centro gli investimenti per le infrastrutture. A fargli eco anche la presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly convinta che il piano avrebbe presto dato spinte decisive per la crescita. In questo caso le sue dichiarazioni puntavano anche a placare la paure per un ritorno delle pressioni inflazionistiche.

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