La ricetta infallibile delle pittule salentine da proporre come aperitivo o nella tavola delle feste

La ricetta infallibile delle pittule

I leccesi non rinunciano mai alla tradizione in tavola. Una ricetta strepitosa è quella delle pittule che si possono preparare in diverse varianti.

Scopriamo insieme tutti i segreti per preparare queste palline fritte gustosissime, ideali in ogni momento dell’anno ma tipiche delle feste natalizie. Già da San Martino le massaie salentine preparano queste squisitezze, che non possono mancare nei giorni dell’Immacolata o alla Vigilia di Natale e Capodanno. Anche in estate le pittule la fanno da padrone sulle tavole delle case o nei ristoranti. Ma non tutti conoscono la ricetta tradizionale.

La ricetta infallibile delle pittule leccesi e tutti i segreti di preparazione

Si tratta di una ricetta semplice ma che necessita di piccoli trucchi per una perfetta realizzazione. Di base sono fatte con pochi ingredienti poveri che possono essere arricchiti con altre delizie creando delle varianti sfiziose.

Pochi ingredienti per una ricetta semplice

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Dobbiamo innanzitutto avere a disposizione 500 grammi di farina, 400 millilitri di acqua tiepida, mezzo cubetto di lievito di birra, 5 grammi di sale e mezzo cucchiaino di zucchero.

Sciogliamo il lievito di birra in tre dita di acqua tiepida e lasciamo riposare per qualche minuto.

In un contenitore molto capiente mettiamo la farina setacciata e aggiungiamo il sale. Uniamo il lievito e amalgamiamo con una forchetta. Poi versiamo pian piano la restante acqua tiepida lavorando con una mano. Quando avremo incorporato tutta l’acqua, dovremo procedere come facevano le nonne leccesi.

La lavorazione e la lievitazione

Il composto dovrà essere schiaffeggiato. Dovremo lavorarlo con una mano, smuovendolo dal basso verso l’alto e dal lato verso il centro con movimenti decisi, come se lo schiaffeggiassimo. Questo metodo serve per far incorporare aria nell’impasto. Continuiamo ad impastare fino a quando il composto non sarà omogeneo e farà le bolle.

Riponiamo il contenitore nel forno spento coprendolo con un canovaccio pulito per circa 3 ore. Quando sarà raddoppiato di volume potremo decidere se condire una parte dell’impasto o friggere tutte le pittule vuote.

Come preparare le pittule condite e con che cosa accompagnare quelle vuote

Quella che abbiamo appena visto è la ricetta infallibile delle pittule, preparate proprio come si fa a Lecce. Possiamo decidere di condire una parte dell’impasto. Si possono fare alla pizzaiola, aggiungendo cipolla, pomodoro, origano e olive leccine. Oppure si condiscono con del cavolfiore o con dei broccoli precedentemente lessati, con aggiunta di capperi e alici. C’è chi le prepara con all’interno delle piccole e tenere seppioline, chi con rape saltate al peperoncino e aglio. Si può dare spazio alla fantasia. Le pittule vuote si mangiano anche come dessert, accompagnate con miele o vincotto.

Si possono fare alla pizzaiola

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Per friggere queste delizie e fare in modo che abbiano una forma rotonda, dovremo bagnarci leggermente le mani, prendere dell’impasto nel palmo e stringere in modo che tra pollice e indice esca una pallina. Se le pittule sono ripiene invece, potremo usare due cucchiai. Preleviamo un cucchiaio di impasto condito e facciamolo scivolare nell’olio bollente aiutandoci con l’altra posata. Facciamo attenzione a non formare becchi che potrebbero bruciare.

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