La ricetta del pisto, re dei dolci natalizi campani

spezie

Non esiste dolce Campano del periodo natalizio che non si inforni senza un poco di pisto nell’impasto. Come in altre culture la cui tradizione gastronomica è molto elaborata, anche la Campania ha il proprio mix di spezie apposito per dolci da capogiro.

Probabilmente, alcune famiglie avranno la propria ricetta tradizionale, ProiezionidiBorsa fornisce quella che sembrerebbe la più utilizzata.
Ecco la ricetta del pisto, re dei dolci natalizi campani. Con parsimonia, sono accette modifiche a seconda dei gusti.

Aria di pisto, aria di festa

Il pisto napoletano (nessuna parentela con il pisto spagnolo, parente iberico della Ratatouille francese), deve il suo nome al tipo di macinazione occorrente a prepararlo.

Serve infatti dotarsi di olio di gomito, un buon pestello e un mortaio per poter preparare questo mix speziato da pestare… e tostare!

La ricetta del pisto, re dei dolci natalizi campani

Per preparare il protagonista indiscusso dei dolci campani nel periodo natalizio, gli ingredienti sono i seguenti:

a) 15 g di cannella in polvere;

b) 5 g di pepe nero macinato;

c) 5 g di noce moscata grattugiata;

d) 2 g di chiodi di garofano;

e) 2 g di semi di anice stellato;

f) 2 g di semi di coriandolo.

Procedimento

Per preparare il pisto occorre mettere i semi e i chiodi elencati poco sopra nel mortaio (se le altre spezie sono già macinate). Pestare con cura, fino ad ottenere una polvere con una grana simile a quella del pepe.

Ottenuto questo, bisognerà unire gli altri elementi. Tritare per altri due minuti circa: adesso sarà il momento di versare il tutto in una padella antiaderente preriscaldata, per esaltare gli aromi.

Fra le scuole di pensiero, c’è quella che vorrebbe il pisto tostato al momento, poco prima dell’uso (ha più senso, se la conservazione non è ermetica). Una volta tostato, se si vuole seguire il metodo della tostatura a priori, urge trovare un contenitore ermetico per il nostro mix speziato. Per conservare bene il pisto, bisogna munirsi di un barattolo di vetro a chiusura ermetica (quelli con guaina in gomma e gancio in metallo).

Quanto all’uso, toccherà allo chef sbizzarrirsi.

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