La ricetta del panino napoletano come lo fanno a Napoli

Panino napoletano

La città di Napoli, conosciuta per molte virtù tra cui la cucina, è famosa anche per molte ricette che hanno ispirato e ispirano i menù di tutto il mondo.

Il panino napoletano, conosciuto ormai in tantissime parti del mondo, è uno dei punti forti della cucina locale e lo si può trovare in tutte le rosticcerie, panifici e bar.

Un po’ di storia del panino napoletano

La cucina napoletana ha origini antichissime risalenti all’epoca greco-romana.

Nel corso degli anni, dai piatti più poveri e non, la creatività e l’invenzione che caratterizza questo popolo, ha creato ricette sempre più innovative che hanno dato vita a un connubio di sapori irresistibili.

Una di queste, è la ricetta del panino napoletano, e di seguito vedremo come lo fanno a Napoli.

Detto anche “pagnottiello” è un rustico dalle piccole dimensioni, soffice e gustoso. Un esempio di cucina semplice e popolare, le cui origini provengono dalle abitudini di cucina delle casalinghe, che con l’arte di arrangiarsi, non buttavano via gli avanzi.

In questo caso, avevano farcito il pane con degli ingredienti presenti già in casa, cioè salumi e formaggio. Il caso ha voluto che questo abbinamento, raffinato poi con il tempo, abbia fatto nascere uno dei panini  più gustosi al mondo.

La ricetta del panino napoletano come lo fanno a Napoli. Ingredienti e preparazione

  • 350 g di farina manitoba o altra di uguale forza come la farina per pizza
  • 250 g di farina “0”
  • 300 g di acqua
  • 25 g di lievito di birra
  • sale e pepe q.b.
  • 100 g di sugna
  • 1 tuorlo d’uovo
  • un po’ di latte q.b.
  • un po’ di olio extravergine di oliva q.b.

Per il ripieno:

  • affettati misti (salame, pancetta, mortadella, o altri a piacimento)
  • formaggi misti a pasta dura (provolone dolce o semipiccante)

Procedimento

Sciogliere il lievito in acqua, aggiungere gradualmente la farina e impastare tutto. Non appena si sarà amalgamato il composto, coprire e far crescere.

Dopo la prima lievitazione di circa due ore, prendere l’impasto e aggiungere 100 g di sugna, sale e pepe e impastare fino a quando non viene incorporata tutta la sugna (in questa fase della lavorazione l’impasto risulterà un po’ appiccicoso).

Stendere l’impasto prima con i polpastrelli e successivamente con il mattarello, fino a formare un rettangolo.

Sulla pasta stesa aggiungere gli affettati e i formaggi tagliati a cubetti e arrotolare l’impasto in due o massimo tre pieghe.  Tagliare l’impasto arrotolato con una spatola o tarocco o coltello, in pezzi larghi da circa tre dita.

Riporre i tranci sul tegame con la carta da forno ben distanziati tra di loro ed inserire la teglia nel forno spento per circa 40 minuti.

Trascorso il tempo per la seconda lievitazione, spennellare  delicatamente con un pennello da cucina il composto con il rosso d’uovo, latte e un filo d’olio.

Infornare a 180° per circa 40 minuti a forno statico oppure per il tempo secondo il grado di cottura desiderato.

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