La ricetta antica per fare il sapone all’olio d’oliva in casa

sapone

Siamo abituati a schiacciare l’erogatore e far scivolare del sapone liquido sulle nostre mani. Oramai abbiamo quasi dimenticato come si usa la classica saponetta e forse alcuni bambini ne ignorano l’esistenza. I saponi liquidi la fanno ormai da padrone, per una questione di praticità. Ma utilizzare un sapone autoprodotto con ingredienti semplici, potrebbe giovare alla nostra pelle.

Per fare il sapone si crea una reazione chimica che trasforma gli ingredienti in una saponetta. Sembra quasi opera di un mago o di un alchimista.

La ricetta antica per fare il sapone all’olio d’oliva in casa

Questa reazione chimica viene detta saponificazione e trasforma più elementi in una specie di sale. Dovremo fare tutto in maniera precisa, quindi ci occorrerà una bilancia.

Per lo stampo non è necessario spendere dei soldi. Si potrà realizzare in casa con dei pezzi di legno che andremo ad unire o con dei contenitori di plastica. L’importante è rivestirli con carta forno per evitare che il sapone si attacchi. Solo i contenitori in alluminio non devono essere mai usati.

Innanzitutto togliamo tutte le ombre riguardo la soda caustica. È impossibile fare il sapone senza soda caustica. Il fatto che di per sé sia un elemento corrosivo, non significa che abbia le stesse caratteristiche se inserito nel sapone. Infatti il processo di saponificazione trasforma tutti gli elementi contenuti e restituisce un prodotto diverso e non dannoso, ossia il sapone. Ne otterremo uno che saprà nutrire la pelle e renderla morbida.

Dunque usiamo la soda caustica senza timori ma nel modo giusto e con le giuste quantità.

Dobbiamo pesare gli ingredienti in modo preciso

Trattandosi di una reazione chimica, non potremo valutare ad occhio le quantità. Quella che stiamo per vedere è la ricetta antica per fare il sapone. Pesiamo con precisione le seguenti dosi:

  • 1 kg di olio d’oliva;
  • 300 g di acqua;
  • 128 g di soda caustica;
  • 1 cucchiaino di amido di mais;
  • 20 ml di olio essenziale di lavanda, mandorle o a proprio piacimento.

Dovremo indossare guanti ed occhiali protettivi. Versiamo lentamente la soda caustica nell’acqua e mescoliamo con attenzione. La soluzione arriverà ad una temperatura di 90 gradi. Questa operazione è delicata in quanto dovremo evitare di respirare i fumi esalati dal liquido e non provocare schizzi bollenti. Quando la soluzione sarà trasparente, potremo versarla nell’olio mescolando. L’olio così raggiungerà una temperatura di circa 40 gradi. A questo punto dovremo utilizzare un frullatore ad immersione, possibilmente dedicato alla produzione di saponi, e faremo arrivare il liquido ad una consistenza cremosa. In ultimo potremo unire l’amido e l’olio essenziale.

La crema ottenuta deve essere versata nello stampo, coperta e lasciata solidificare per circa 30 ore. Tagliamo poi le saponette dello spessore di 2 centimetri e lasciamole asciugare per un mese prima di utilizzarle.

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