La “potenza di fuoco” del riso integrale per il benessere mentale e intestinale 

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Una guida sulla “potenza di fuoco” del riso integrale per il benessere mentale e intestinale

Meglio grezzo che raffinato! Una massima che, a seconda dei gusti, potrebbe adattarsi a vari contesti, sesso forte incluso. A fare scuola, in tal senso, il capolavoro di D.H.Lawrence “L’amante di lady Chatterley”, dove appunto una nobildonna preferiva, di gran lunga, il guardiacaccia al legittimo consorte.

Una predilezione per “il grezzo” che ognuno di noi dovrebbe trasferire in cucina, quando si è alle prese con la preparazione di piatti a base di riso. Quindi, per dirla in gergo calcistico, riso grezzo batte riso raffinato 1 a 0! Ma che vuol dire riso grezzo? Semplicemente che si tratta di riso a cui non è stata tolta la crusca, da qui la definizione di riso integrale, facilmente distinguibile dal riso bianco comune, grazie al suo caratteristico colore brunito.

La “potenza di fuoco” del riso integrale per il benessere mentale e intestinale

E’ ormai di comune acquisizione che un cereale integrale sia sostanzialmente più salutare rispetto al suo omologo raffinato. E questo per una svariata serie di motivi. Infatti il riso integrale è quello che esprime al massimo le sue proprietà nutrizionali, regolando in maniera ottimale la flora intestinale. E le conseguenze di uno squilibrio della flora intestinale si riflettono a cascata sul nostro benessere mentale. Non a caso, l’intestino è conosciuto anche come “secondo cervello” come già detto in un nostro precedente approfondimento.

Per cui, in caso di proliferazione di sostanze tossiche a livello d’intestino, la conseguenza sarà la  produzione di una sorta di “neurotossine”. Quindi i batteri intestinali nocivi, oltre a provocare uno stato d’infiammazione cronica, possono riverberarsi anche sul nostro equilibrio mentale. Per ovviare a tutto questo, i nutrizionisti raccomandano d’inserire con una certa frequenza il riso integrale nella nostra dieta alimentare. Si parla addirittura di consumarlo anche fino a 4-5 volte alla settimana.

Le mille proprietà  per diabetici e celiaci

Il riso integrale è altresì un condensato di fibre, di acidi grassi essenziali, di vitamine del gruppo B, di sali minerali, tra cui il ferro, e di antiossidanti, che svolgono un’importante azione protettiva dell’intestino dai radicali liberi.  Inoltre, essendo l’assorbimento degli amidi molto più lento, il suo consumo è particolarmente consigliato anche per i diabetici. Infatti, visto il suo basso indice glicemico, il riso integrale determina un limitato rialzo della quantità di zuccheri nel sangue. E per finire, non avendo alcuna controindicazione specifica ed essendo privo di glutine, il riso integrale è particolarmente indicato anche per chi deve seguire una dieta priva di glutine. Ad ognuno il suo piatto di “potenza di fuoco”!

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