La possibile truffa dei prodotti biologici

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La possibile truffa dei prodotti biologici. Gli addetti del settore ci prospettano numeri in continua crescita, ed i consumatori spesso si rivolgono al mercato del biologico con assoluta fiducia.
Cibi bio, prodotti di bellezza bio, mense scolastiche con prodotti bio. Anche se il costo è maggiore per la salute non si bada a spese.

La possibile truffa dei prodotti biologici

Tuttavia, con uno scontrino che arriva a pesare anche il 47% in più rispetto all’acquisto di prodotti tradizionali, dobbiamo fare molta attenzione nell’orientare i nostri acquisti.  Il cibo biologico è davvero certificato come tale?
Il riferimento normativo è costituito dal Regolamento UE 2018/848 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Il nuovo regolamento si applicherà dal 1 Gennaio 2021.  La definizione di biologico che se ne ricava, però, è generica. Infatti i Regolamento parla semplicemente di:

“Sistema globale di produzione agroalimentare basato sull’interazione tra le migliori pratiche ambientali, un alto livello di biodiversità, la salvaguardia delle risorse naturali, l’applicazione di criteri rigorosi in materia di benessere degli animali e una produzione confacente alle preferenze di taluni consumatori per prodotti ottenuti con sostanze e procedimenti naturali”.

Gli studi

Alcuni studi specifici cominciano a rivelare che, in realtà, anche le coltivazioni biologiche hanno un forte impatto sul terreno e sulla natura. Ad esempio uno studio del 2010, dell’Università canadese di Guelph, ha confrontato i pesticidi comunemente usati negli Stati Uniti, nelle coltivazioni di soia, con quelli ammessi nel settore biologico. Se ne ricavava che, per ottenere gli stessi effetti, con le sostanze ammesse nel settore bio se ne dovevano usare quantità assai maggiori. Da qui il maggiore impatto sul terreno.

Quanto ci garantisce la normativa sul biologico?

Poco, secondo l’opinione degli Eurodeputati italiani che avevano votato contro il nuovo regolamento perché ritenuto poco restrittivo. In particolare il nuovo regolamento è stato approvato con 466 voti favorevoli, 124 contrari e 50 astenuti. Tra questi ultimi, appunto, gli eurodeputati italiani.

Cosa non li convinceva?

Per esempio il fatto che i prodotti accidentalmente contaminati, con pesticidi non autorizzati nel settore biologico, potranno continuare ad avere la certificazione bio.  L’Italia è tra quei paesi attenti che applicano soglie massime per le sostanze non autorizzate nei cibi biologici, come i pesticidi.  Nulla impedirà all’Italia di continuare ad applicare questi limiti severi, che sicuramente ci garantiscono molto. Tuttavia l’Italia, e gli altri paesi attenti e virtuosi, non potranno impedire la commercializzazione nel loro territorio di prodotti di altri Paesi europei che si comportano diversamente.
La possibile truffa del mercato biologico consiste proprio in questo.
Per il consumatore sarà più difficile orientarsi, con etichette non chiare ed una normativa generica.
I prodotti italiani qualificati come biologici probabilmente lo saranno, grazie ai nostri severi parametri di cui parlavamo. Ma soffriranno la concorrenza di quelli, apparentemente bio, di altri paesi europei.

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