La peggiore tortura della storia dell’umanità è qualcosa che nessuno riuscirebbe mai ad immaginare

Toro di Falaride

Si chiama “Toro di Falaride” e fu lo strumento di tortura ed esecuzione più spaventoso di tutti i tempi. Ebbe, però, un’unica vittima: il suo creatore. Vediamo subito in cosa consiste e capiamo perchè la peggiore tortura della storia dell’umanità è qualcosa che nessuno riuscirebbe mai ad immaginare.

Il tiranno della Magna Grecia

Falaride fu il tiranno di Akragas, attuale Agrigento, dal 570 al 555 a.C. ed è ricordato dalla storia per la sua enorme crudeltà.

La sua vita si confonde inesorabilmente tra storia e leggenda, che lo vuole come il tiranno del famoso “Toro di Falaride”, infernale macchina di morte.

Il toro tra leggenda e storia

L’artigiano e fabbro ateniese Perillo decise di far colpo sul tiranno Falaride. Per questo, gli regalò un toro in bronzo dalla pancia cava, costruito per l’occasione da lui stesso.

Perillo presento la sua opera come una macchina di potere per il tiranno. Infatti, spiegò che il toro, tanto grande da poter contenere un uomo, funzionava come un forno, ed era quindi un ottimo strumento di tortura.

Al di sotto del toro, veniva acceso un fuoco, che rendeva incandescente l’intera struttura. A quel punto, il malcapitato imprigionato nella pancia del toro, subiva una morte lenta e atroce, venendo letteralmente cotto dal calore rovente. Ma la scenografia horror non era finita.

Perillo, infatti, aveva anche costruito dei tubi all’interno della fronte del toro. Questi servivano per diffondere all’esterno le urla di agonia del prigioniero, che ricordavano dei muggiti animaleschi. Ecco perché la peggiore tortura della storia dell’umanità è qualcosa che nessuno riuscirebbe mai ad immaginare.

Un regalo molto apprezzato

Perillo aveva pensato di fare regalo gradito a Falaride, noto per la sua cattiveria. Peccato che non aveva calcolato le conseguenze del suo gesto. Falaride rimase colpito dal regalo e, per questo, volle provarlo la prima volta proprio con il fabbro ateniese.

Perillo fu, quindi, posizionato all’interno della struttura in bronzo, e venne appiccato il fuoco, che causò la fine del povero malcapitato. Il corpo esanime del fabbro venne poi estratto dal toro e gettato in una rupe.

La fine preannunciata

Sempre secondo la leggenda, Perillo non rimase l’unica vittima del toro della tortura. Si racconta che lo stesso Falaride venne ucciso nel medesimo modo per mano del suo successore, il tiranno Telemaco.

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