La paura della guerra frena le Borse, ecco il preoccupante scenario sui mercati se la Russia invadesse l’Ucraina

Piazza Affari

La crisi ucraina è sempre al centro dell’attenzione dei mercati, che rimangono prudenti rispetto la sua soluzione. Dopo il rimbalzo di ieri oggi le Piazze europee hanno chiuso in territorio negativo. La situazione della crisi tra Russia e Ucraina rimane incerta e il conflitto potrebbe ancora scoppiare. Perciò oggi gli operatori hanno preferito stare alla finestra in attesa di sviluppi più rassicuranti.

La paura della ancora possibile guerra oggi ha frenato tutte le Borse, dopo il forte rimbalzo di martedì. Alla fine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in calo dello 0,1%. La Borsa tedesca ha avuto un risultato leggermente peggiore e il Dax ha terminato in ribasso dello 0,2%. La Borsa di Parigi non ha fatto meglio e ha chiuso in calo dello 0,2%, mentre la Piazza di Londra ha terminato praticamente invariata.

Wall Street ha avuto un’apertura debole per poi peggiorare. Al momento della chiusura delle contrattazioni in Europa, sui mercati azionari USA i 3 principali indici segnavano ribassi tra lo 0,6% e l’1%.

La paura della guerra frena le Borse, ecco il preoccupante scenario sui mercati se la Russia invadesse l’Ucraina

Un report della banca Credit Suisse probabilmente ha influito negativamente sull’umore degli investitori. In questo studio gli analisti della banca elvetica provano ad immaginare cosa accadrebbe in caso di invasione della Russia. Ovviamente lo scenario tratteggiato non sarebbe dei più rassicuranti. Secondo questa analisi i mercati azionari potrebbero subire un calo anche del 10%. I prezzi delle materie prime, in particolare gas e petrolio, continuerebbero a salire. Il petrolio sfonderebbe la soglia dei 100 dollari al barile. Di conseguenza ci sarebbe anche un aumento delle aspettative di inflazione.

La paura della guerra frena le Borse ma Piazza Affari è stato l’unico dei principali listini europei a chiudere in territorio positivo. Alla fine della seduta il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) ha terminato in rialzo dello 0,01% a 26.969 punti, praticamente la stessa chiusura di ieri.

Oggi le vendite si sono abbattute sui bancari, dopo la corsa dei giorni scorsi. Nella classifica dei 10 peggiori titoli a larga capitalizzazione, 6 sono di banche. Intesa Sanpaolo è stata la peggiore con un ribasso del 2,1% e Unicredit ha ceduto l’1,6%. Eppure gli analisti di J.P. Morgan hanno inserito solamente questi due titoli italiani in una lista di titoli europei che consigliano di comprare.

Tra le blue chip Prysmian è stato il titolo che ha fatto meglio, con un rialzo superiore al 3%. Anche Saipem ha chiuso in rialzo, con un guadagno dell’1%. L’azione sta tentando il recupero dopo il forte crollo di inizio febbraio. Questo rialzo testimonia che il mercato sembra apprezzare il nuovo piano del consiglio di amministrazione per risanare i conti e rilanciare il business.

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