La nuova via della seta porterà a forti rialzi della Borsa italiana?
Questa nuova via della seta è un grandioso progetto di lungo periodo per migliorare i collegamenti commerciali con tutti i paesi dell’ Eurasia.
Questa si fonda come ai tempi di Marco Polo su una via terrestre settentrionale da sviluppare prevalentemente con ferrovie, e una meridionale da sviluppare attraverso traffici marittimi.
La nuova via della seta che interesserà maggiormente il nostro paese sarà quella meridionale.
La nuova via della seta meridionale
Questo percorso meridionale non è altro che quello che fece Marco Polo per il suo ritorno a Venezia.
Per il viaggio di andata Marco usò asini e cammelli, per il ritorno le bellissime giunche del Gran Khan.
Marco non poté utilizzare il canale di Suez, e quindi almeno per quel tratto dovette ricorrere al vecchio cammello.
Il nuovo percorso come quello antico attraversa molti dei porti più importanti dell’estremo oriente:
Sunzhou – Canton- Hong Kong- Hanoi-Kuolalampur-J akarta-Calcutta- Colombo- Nairobi- Atene e Venezia.
Non è cambiato niente dai tempi dell’esploratore veneziano, solo il canale di Suez che permette di fare tutto il percorso con la nave.
In previsione di questo grande progetto, l’Egitto ha intenzione di ampliare il canale per poter aumentare il traffico navale,vuole addirittura raddoppiare la sua larghezza, per incassare maggiori pedaggi.
In tal modo anche la gigantesche navi da cargo potranno percorrerlo senza troppi problemi.
Sui progetti cinesi come terminal viene sempre indicato Venezia ma è soltanto per dare risalto alla nobile città, il vero porto di arrivo è Trieste dal quale ripartono i collegamenti mezzo ferrovia. Per il resto d’Europa.
Chi beneficerà di questo progetto? La nuova via della seta porterà a forti rialzi della Borsa italiana?
Anche porto Marghera sarà interessato da questa operazione commerciale ma sarà Trieste con il suo porto ad essere il punto finale.
La Cina sta operando attraverso la società Cosco group ( acronimo per China Ocean Shipping Company), società di stato che fornisce servizi di spedizione e logistica con sede a Pechino.
Attualmente questa società ha almeno 800 navi per un tonnellaggio complessivo di 56 milioni di tonnellate, e ha già ipotecato il porto greco del Pireo.
La strategia cinese è molto più complessa, in quanto la sua penetrazione è di tipo finanziario, incoraggia gli stati, in particolare dell’Europa dell’est, ad accendere prestiti con banche cinesi per iniziare alla pianificazione e alla costruzione di infrastrutture da mettere in collegamento con le altre.
Gli interessi sono indirizzati in modo particolare sul porto di Trieste, precisiamo che la Cosco già possiede il 49% del porto di Vado Ligure.
Quali possibilità d’investimento?
Dopo aver delineato il quadro generale, passiamo a dare eventuali indicazioni su quali settore potrebbero avere un notevole sviluppo nel nostro paese.
Questi settori sono legati tutti alle attività all’interno del porto di Trieste ed in particolare alla cantieristica.
Quella più interessante è legata alla cantieristica di riparazione, le navi si logorano e vanno riparate, spesso si utilizzano palombari o sommozzatori.
La riparazioni devono essere fatte in loco.
Queste piccole società che effettuano questi interventi saranno molto favorite dal mercato.
Inoltre la stessa società Fincantieri sicuramente sarà avvantaggiata da questo sviluppo portuale