Si chiama agopuntura, viene dall’Estremo Oriente ed è una pratica di medicina alternativa.
La medicina occidentale e la scienza non ne hanno ancora comprovato i risultati effettivi. Tuttavia è parte fondamentale della medicina tradizionale cinese.
La curiosità verso altri approcci alla cura della propria salute, è ciò che sta spingendo molti a sottoporsi a questa pratica.
Ecco qual è la medicina che viene dalla Cina e sta spopolando in Italia.
Storia
Non si sa quando sia effettivamente nata l’agopuntura, ma si sa che è moto antica.
Le prime attestazioni scritte di questo metodo curativo si trovano nel celebre Canone di medicina interna dell’imperatore, risalente al terzo secolo avanti Cristo.
Da quell’epoca in poi l’agopuntura si è diffusa in tutta la Cina e nei paesi limitrofi, come Corea , Giappone e perfino in India. È tutt’oggi praticata largamente in tutto l’Oriente e si è recentemente diffusa in tutto il mondo.
Cos’è l’agopuntura
Per un occidentale, peraltro nato in questa epoca digitale, la teoria che sta alla base dell’agopuntura può sembrare inverosimile. Questa medicina si base sull’assioma che il corpo umano possegga un’energia vitale chiamata qi. Le malattie e le disfunzioni sono legate a problemi legati al flusso di questa energia vitale, attraverso specifici punti nevralgici, chiamati meridiani.
La cura viene praticata inserendo dei sottili aghi sulla pelle, in corrispondenza di alcuni meridiani, a seconda della patologia o del malessere. Tuttavia non è per niente dolorosa, poiché gli aghi vengono inseriti nella parte più esterna della pelle.
Conclusioni
L’agopuntura, la medicina che viene dalla Cina e sta spopolando in Italia, sta spopolando per dei motivi. Che questi motivi siano comprovabili scientificamente o meno, è comunque un bene protetto dell’Unesco, come patrimonio immateriale dell’umanità. Probabilmente la scienza impiegherà molto tempo ancora per capire cosa c’è di vero e cosa no, in simili pratiche.
Per adesso si sappia che sottoporsi ad una cura di agopuntura sicuramente non procura danni e quindi provare non è rischioso. Il rischio più grande è che funzioni.
